Domenica 17 Novembre 2024

Visco, il Pil italiano potrebbe crescere dell'1,5% quest'anno

ROMA. L'Italia dovrebbe chiedere la "revisione, da avviare entro giugno 2018" della direttiva Ue che prevede il Bail in, ovvero le perdite a carico dei risparmiatori in caso di crisi bancaria. Lo chiede il governatore della Banca d'Italia Ignazio Visco secondo cui la stessa norma "contiene una clausola che prevede la revisione", "occasione che va sfruttata, facendo tesoro dell'esperienza". Via Nazionale e il Tesoro, ricorda Visco, avevano chiesto invano in sede di definizione della norma di non applicarla retroattivamente e un "passaggio graduale e meno traumatico". "Le banche italiane - ha detto il governatore - sono ben patrimonializzate, anche grazie all'azione prudente e pressante della vigilanza". "I crediti deteriorati - ha aggiunto - sono ampiamente coperti da svalutazioni e garanzie". Visco richiama così le parole del presidente Bce Draghi secondo cui "non ci saranno nuove richieste di maggiori accantonamenti o di rafforzamento patrimoniale". La Banca d'Italia - ha proseguito - chiede agli istituti di credito italiani di creare, seguendo la possibilità offerta dalle norme europee un fondo volontario per la gestione delle crisi "aggiuntivo rispetto ai sistemi obbligatori di garanzia dei depositanti". Secondo Visco "il costo" a carico delle banche "sarebbe compensato dai benefici che ne trarrebbero tutte le banche grazie alla rafforzata fiducia della clientela". Il Pil italiano "potrebbe crescere attorno all'1,5% sia nel 2016 che nel 2017". Lo ribadisce il governatore della Banca d'Italia Ignazio Visco al Forex ribadendo quanto stimato dall'istituto nel bollettino economico. Per Visco lo scenario "presuppone che prosegua il rafforzamento della domanda interna, in particolare degli investimenti". "L'incertezza del contesto internazionale e i suoi riflessi talora disordinati e violenti costituiscono evidenti elementi di rischio" ha aggiunto. Intanto la Banca d'Italia lancia una 'operazione verità' sulle azioni di vigilanza svolte in questi anni sulle 4 banche (e sul sistema bancario nel suo complesso) e per ribadire e chiarire modalità e tempistiche stabilite dalle norme. Tutta la documentazione sarà consultabile a breve sul sito dell'istituto centrale.

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