PALERMO. La notifica da parte della giunta è arrivata ieri sera all’assessorato alla Funzione pubblica. E nel suo piccolo, è una rivoluzione alla Regione: scatta per la prima volta la procedura che porterà al trasferimento d’ufficio di una trentina di dipendenti regionali. Si sposteranno da vari assessorati, ancora da individuare, verso quello all’Istruzione e alla Formazione. Il dirigente generale Gianni Silvia è il primo che ha messo nel cassetto la vecchia procedura dell’atto di interpello investendo invece la giunta del problema della mancanza di personale. E così, come prevede una direttiva faticosamente varata a fine anno dopo un lungo scontro con i sindacati, il governo ha dato mandato al Capo del personale, Luciana Giammanco, di individuare trenta regionali da trasferire. In particolare servono alla Formazione e all’Istruzione otto funzionari, quattordici istruttori e otto operatori. Nella sua richiesta alla giunta Silvia ha precisato che dovranno occuparsi dell’esame dei progetti arrivati per ottenere i finanziamenti destinati all’edilizia scolastica e delle verifiche sulla spesa dei fondi europei. In questo momento questi uffici non sono in grado di smaltire la mole di lavoro arrivata. Come detto, la richiesta approvata dalla giunta è stata notificata ieri sera alla Funzione pubblica. La Giammanco ha iniziato a lavorarci stamani: «Individueremo il personale da trasferire in tempi brevi, anche se non possono ancora dire se si tratterà di giorni o qualche settimana. Di sicuro sarà un trasferimento d’ufficio, non servirà alcun consenso da parte degli interessati, pur rispettando il limite dei 50 km dal luogo di residenza. Inoltre eviteremo di penalizzare assessorati che nei mesi scorsi hanno a loro volta segnalato carenza di organico».