Domenica 17 Novembre 2024

Apple, Tim Cook: "L'Europa ha bisogno di più Italia"

ROMA. «Credo che l'Europa avrebbe bisogno di più Italia in questo momento, cioè di credere che il futuro sarà migliore del presente. Sarebbe un vero peccato non farlo». Parola di Tim Cook, amministratore delegato di Apple, intervistato dal Digital champion per l'Italia. «Lei mi chiede se questo non sia il momento peggiore per venire a investire in Europa, con la continue liti politiche, il rischio di una stagnazione economica, le tensioni sui mercati finanziari», spiega il capo del colosso di Cupertino. «Ecco, le rispondo così: quando vado a Bruxelles respiro pesantezza, burocrazia, difficoltà, mentre qui in Italia c'è una meravigliosa aria di cambiamento, ottimismo, opportunità; qui sento che 'the sky is the limit', che tutto è davvero possibile». «Amo lo spirito dell'Italia», sottolinea Cook, «l'ho detto in Bocconi due mesi fa, abbiamo molto in comune, Apple è sempre stata concentrata sul fare 'the best not the most', le cose migliori piuttosto che tante cose buone. E l'Italia ha lo stesso talento. E poi sono un grande fan del vostro primo ministro, apprezzo il cambiamento che sta portando». Cook motiva anche la scelta di Napoli per il suo centro: «Per lo spirito imprenditoriale della città e, francamente, perchè da un punto di vista economico credo che lì possiamo dare una mano, fare maggiormente la differenza. Quando a Milano annunciai a Renzi che avremmo voluto aprire una scuola per sviluppatori di app, lui mi chiese di immaginare una linea che divide l'Italia in due. Sopra quella linea, spiegò, ci sono dati demografici ed economici più alti dei paesi più ricchi d'Europa; sotto quella linea invece siamo ai livelli della Grecia. Questo discorso ci ha molto colpito e per questo abbiamo deciso di andare sotto la linea». Cook dice di non essere mai stato nel capoluogo partenopeo, ma ci andrà «appena apriremo la scuola». Il ceo di Apple parla anche dell'incontro con Papa Francesco: «È stato così emozionante che ancora mi sembra di stare seduto davanti a lui. È forse il più grande leader della terra e per me è stato il privilegio di una vita poterlo incontrare. Abbiamo parlato di energie rinnovabili». Cosa cambia dopo la risoluzione del contenzioso con il fisco italiano? «Ora non ci sono più discussioni e questo mi fa sentire molto meglio quando penso all'Italia».

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