PALERMO. Scongiurata l'emergenza rifiuti nel Palermitano: 48 comuni della Provincia potranno portare la spazzatura nella discarica di Siculiana, gestita dalla Catanzaro costruzioni, che nei giorni scorsi aveva fatto sapere di non poter accogliere maggiore quantità di rifiuti per ragioni "ambientali e di sicurezza", come invece indicato da un'ordinanza della Regione. E' quanto emerso nel corso del vertice convocato dall'assessore regionale all'Energia Vania Contrafatto con i vertici della Catanzaro costruzioni srl, dopo le proteste dei sindaci dei comuni del palermitano. Nei giorni scorsi il presidente della Regione Rosario Crocetta, dopo il no della Rap, la società che gestisce la discarica di Bellolampo a Palermo, a utilizzare il sito per altri Comuni eccetto che il capoluogo e Ustica, ha disposto con un'ordinanza l'allargamento della capienza di alcune discariche, ma la Catanzaro costruzioni srl aveva contestato il provvedimento e comunicato alla Regione che avrebbe consentito solo l'abbanco di rifiuti provenienti dai centri più vicini. "La riunione ha avuto un esito positivo - dice l'assessore regionale all'Energia Vania Contrafatto - e di questo non possiamo che essere soddisfatti, indiremo entro una decina di giorni una conferenza di servizi con gli organi di controllo per valutare le condizioni dell'impianto e la capacità di ricezione dei conferimenti". Prima del provvedimento era arrivato l'attacco di Anci Sicilia: “E’ inaccettabile che le imprese private, che in Sicilia, gestiscono le discariche continuino a tenere in scacco i Comuni, condizionando negativamente la vita dei nostri concittadini”, ha dichiarato Leoluca Orlando, presidente di Anci Sicilia. “L’Anci Sicilia, già da tempo, denuncia lo stato di calamità istituzionale in cui versa la Regione siciliana – continua Orlando - stigmatizzando la difficile condizione con la quale si trovano costretti a confrontarsi gli amministratori siciliani in alcuni settori vitali per la vita e la salute di intere comunità come quella dei rifiuti. E’ necessario un intervento urgente che ponga fine alle eterne liquidazioni degli Ato e che avvii, nel più breve tempo possibile, le riforma del Sistema Integrato dei rifiuti”.