PALERMO. Dal primo luglio al 30 settembre dello scorso anno l’Ars si è riunita 31 volte. E il deputato siracusano Giambattista Coltraro ne ha saltate 25 (anche se una assenza era giustificata). E altri dieci parlamentari hanno marcato visita in circa la metà delle riunioni a Sala d’Ercole.
Certo, ci sono anche gli stakanovisti ma mediamente dal confronto con gli altri consigli regionali emerge che i 90 onorevoli si assentano di più. E il dato viene fuori dalle stesse rilevazioni dell’Ars che, rispettando le norme sulla trasparenza imposte dal presidente Giovanni Ardizzone, pubblica trimestralmente il report delle assenze: l’ultimo è quello del periodo luglio-settembre.
E infatti tante volte, questa estate, sono fioccate foto di banchi deserti. Va detto che i parlamentari regionali usufruiscono di congedi per missioni istituzionali o altri impegni politici. Ma anche decurtando questi dal computo sono in tanti a far contare numerose assenze.
Il ragusano Nello Dipasquale (Pd), per esempio, risulta presente a solo 10 delle 31 sedute che l’Ars ha svolto in estate. Toti Lombardo (Mpa) si è fermato a 15 sedute, Nicola D’Agostino (Sicilia Futura) a 9 e il forzista Pippo Gennuso a 13. Il più assente, come detto, è stato Coltraro (Sicilia Futura) che tra l’altro è al top anche in un’altra classifica: avendo dichiarato redditi per 350 mila euro è il deputato più ricco, grazie al fatto di essere anche un notaio.
«La ragione delle mie assenze — commenta — è legata alla mia attività professionale. Ho avuto dei problemi da risolvere, anche di carattere giudiziario, a Siracusa». Il report mostra che ci sono pure 32 deputati che non hanno fatto registrare neppure una giornata di assenza.
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