Giovedì 19 Dicembre 2024

Conti pubblici, la pressione fiscale sale al 41,4%

ROMA. Nella media dei primi tre trimestri del 2015 il rapporto deficit/Pil si è attestato al 2,9%, con un miglioramento di 0,4 punti percentuali rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente, quando era pari al 3,3%. Lo rende noto l'Istat, specificando che nel solo terzo trimestre 2015 il deficit è stato pari al 2,4% del Pil. Nel terzo trimestre 2015, precisa ancora l'Istat, le uscite totali sono aumentate dello 0,5% rispetto al corrispondente trimestre del 2014. La loro incidenza sul Pil è diminuita in termini tendenziali di 0,6 punti percentuali, scendendo al 47,4%. Nei primi tre trimestri del 2015 l'incidenza delle uscite totali sul Pil è stata pari al 48,4%, in riduzione di 0,5 punti percentuali rispetto al corrispondente periodo del 2014. Le uscite correnti hanno registrato nel terzo trimestre 2015 un aumento tendenziale dello 0,8% risultante da riduzioni dei redditi da lavoro dipendente (-0,4%) e degli interessi passivi (-6,0%) e da aumenti dei consumi intermedi (+1,6%), delle prestazioni sociali in denaro (+1,9%) e delle altre uscite correnti (+3,1%). Le uscite in conto capitale sono diminuite del 3,6% in termini tendenziali; in particolare, gli investimenti fissi lordi sono diminuiti dell'1,0% e le altre uscite in conto capitale sono diminuite del 7,4%. Le entrate totali sono aumentate nel terzo trimestre in termini tendenziali dell'1,5% e la loro incidenza sul Pil è stata del 44,9%, in diminuzione di 0,2 punti percentuali rispetto al corrispondente trimestre del 2014. Nei primi tre trimestri del 2015, l'incidenza delle entrate totali sul Pil è stata del 45,5%, inferiore di 0,2 punti percentuali rispetto al corrispondente periodo del 2014. Le entrate correnti nel terzo trimestre 2015 sono aumentate, in termini tendenziali, dell'1,7%; in particolare, si sono registrati incrementi delle imposte dirette (+3,5%), delle imposte indirette (+1,5%) e dei contributi sociali (+1,4%) e una riduzione delle altre entrate correnti (-3,4%). In diminuzione sono risultate le entrate in conto capitale (-36,6%). La pressione fiscale è stata pari nel terzo trimestre 2015 al 41,4%, in lieve aumento (+0,1 punti percentuali) rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. Lo rende noto l'Istat, precisando che nella media dei primi tre trimestri il peso del fisco rispetto al Pil è stato del 41,2%, stabile rispetto al medesimo periodo del 2014. Il saldo primario (indebitamento al netto degli interessi passivi), nel terzo trimestre 2015, è risultato positivo per 6.076 milioni di euro (5.414 milioni nel corrispondente trimestre del 2014), con un'incidenza sul Pil dell'1,5%, (1,4% nel terzo trimestre del 2014). Lo rende noto l'Istat, aggiungendo che nei primi nove mesi dello scorso anno il saldo è stato sempre positivo, pari all'1,3% del Pil, contro l'1,4% dello stesso periodo del 2014.

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