
CATANIA. Secondo le stime dell'Osservatorio Confesercenti nazionale, la Sicilia è la regione ad avere messo a segno il saldo peggiore tra aperture e cessazioni di attività negli ultimi 5 anni, con un saldo negativo di 16.355. A Catania dal 1 gennaio al 31 dicembre 2015 hanno chiuso 1.612 aziende, circa 4 al giorno. In tutta la Provincia 4.949.
Confesercenti Catania, nel fornire i dati, spiega che il settore che ha sofferto di più il commercio, con un saldo negativo di 95 in città e 366 in provincia. A seguire l'industria, l'edilizia e i trasporti. Un crollo meno grave di quello registrato nel 2014 ma, comunque, numeri molto inferiori alle aspettative di ripresa.
«Il leggero calo delle imprese che hanno chiuso perche» non hanno resistito alla crisi - sottolineano da Confesercenti Catania - è annullato dalla frenata delle aperture. Il 2015 si conferma un anno di contrazione. Una vera e propria desertificazione che ha interessato tutto il territorio nazionale e in particolare la Sicilia. La nostra Regione ha guadagnato il primo posto per il peggiore saldo negativo negli ultimi cinque anni«.
»Fare impresa fa ancora paura - è l'analisi del direttore di Confesercenti Catania, Salvo Politino - e la lieve ripresa dei consumi non basta a dare coraggio agli aspiranti titolari di azienda, terrorizzati da una fiscalità cresciuta quasi costantemente negli ultimi anni, dal costo degli affitti, dallo stato di degrado in cui si trova il nostro centro storico. Per il 2016 auspichiamo maggiore attenzione a livello politico e amministrativo«.
6 Commenti
VINCENZO
02/01/2016 14:09
Chiudono tutti. Anche quì a Roma, dove vivo, non è diverso. Ma questa ripresa dove l'ha vista? Su Topolino?
daniele
02/01/2016 15:56
Vai con gli sconti fasulli!!! fatevi fregare mi raccomando.
ser
02/01/2016 17:45
Chi non ha soldi che fa? Sta a guardare!
Ridere x non piangere
03/01/2016 00:03
Ma con il maggior numero di Forestali.... 26mila.....
antonio castronovo
03/01/2016 07:38
La vita va a rotoli...dovremmo stare tutti bene invece abbiamo perso tutti la serenita' . Fino a poco tempo fa si diceva che non si arrivava alla fine del mese ora prevale l'idea che bisogna trovare un motivo per alzarsi la mattina per affrontare la giornata. Io personalmente avrei dovuto aprire uno studio di psicoterapia... ci ho levato mano...SI vive in una realta' dove non si riesce a distinguere bene che cosa e' Stato e cosa non stato (mafia)....
Giuseppe
20/02/2018 13:57
Salve Sig. Antonio Castrovo. Condivido pienamente il suo malumore nell' esporre le sua idea. Vero, prima si facevano i conti per arrivare a fine mese adesso siamo, tutti fermi ad un palo. E mi sembra che non ci sia sbocco. Io ad esempio, avevo da quasi due anni aperto p. iva, Chiusa dopo quasi due anni. L'ho aperta per fare l' Agente di Commercio, mi creda'soltanto tasse e consulenti da pagare anche se non si guadagna una mazza. Solo spese, redditometro,spesometro, dichiarazione dei redditi, iva, irpef. Forse mi scordo qualche altra spesa fa niente. Almemo dove risiedo io a Trapani e provincia ogni mattina si riscontrano attivita' commerciali chiuse. Chi ancora sta aperto, è in difficolta economiche. Ho avuto fatto un mandato diretto con un' azienda abbastanza importante del centro Italia come procacciatori d' affari, spero almeno di combinare qualcosa di concreto girando in farmacie, parafarmacie, studi professionai ecc. Come si fa ad andare avanti cosi'? Mi scuso con lei per avermi sfogato cosi' tanto. Grazie!
Roberto Guarino
04/01/2016 09:02
istruttivo , Vi pregherei di finire sempre con una incitazione al voler fare. L' essere positivi aiuta , anche l 'essere da voi informati. Faccio il direttore Markething per una S.p.A. Vi seguo da una vita ancora oggi col vecchio metodo cartaceo, il giornale di sicilia sono di Mazara del Vallo