Startup in fermento in tutta Italia, nelle «nuove imprese, i giovani siciliani adesso credono»
PALERMO. Lo scenario delle Startup in Italia è in grande fermento. In tutto il Paese sono oltre 5mila, 1.400 in più rispetto a fine 2014, quasi 3mila in più negli ultimi due anni. E la Sicilia, con 227 Startup innovative, risulta per numero l’ottava regione a livello nazionale e la seconda nel Mezzogiorno, preceduta dalla Campania, che ne conta 297. «Le Startup devono avere i piedi ben piantati per terra e lo sguardo rivolto al mondo» rileva Marco Bicocchi Pichi, presidente dell'Associazione Italia Startup, che riunisce oltre 1.100 associati, tra nuove imprese al debutto (le cosiddette «seeds», semi), realtà consolidate, incubatori, investitori, aziende innovative e persone fisiche, e il cui vice-presidente è il siciliano Antonio Perdichizzi. «Queste nuove imprese innovative dovrebbero puntare a valorizzare al meglio le risorse e ricchezze del proprio territorio specifico, e possono rappresentare un modo per agganciare una nuova idea di business alla realtà locale», sottolinea il presidente dell'Associazione Italia Startup. Qual è il quadro della situazione in Italia? «Le prime quattro regioni, vale a dire Lombardia, che conta 1.103 realtà, Emilia-Romagna con 579, Lazio con 496 e Veneto con 379, sommano oltre il 50% delle circa 5.100 Startup innovative iscritte al Registro delle imprese. Le città di Milano, Bologna, Roma sono chiaramente avanti. Le tre società italiane quotate, che operano come investitori e acceleratori, hanno sede a Roncade in Veneto con H-Farm, a Roma con LVenture, e a Milano con Digital Magics. Tuttavia in tutta Italia si assiste a una crescita delle iniziative, con numerose eccellenze locali». DAL GIORNALE DI SICILIA IN EDICOLA. PER LEGGERE TUTTO ACQUISTA IL QUOTIDIANO O SCARICA LA VERSIONE DIGITALE