Domenica 17 Novembre 2024

Lavoro, Poletti: "Part time agevolato per over 60 e per assumere"

Il ministro del Lavoro Giuliano Poletti

ROMA. Part time agevolato per favorire il ricambio in azienda. La misura è prevista in legge di Stabilità e riguarda i lavoratori del settore privato cui mancano tre anni alla pensione di vecchiaia: orario dimezzato, 65% del salario e 100% della pensione al raggiungimento dell'età, con contributi figurativi garantiti dallo Stato. «Per adesso ci abbiamo messo risorse limitate, ma se servirà le rafforzeremo». Lo spiega il ministro Giuliano Poletti in un'intervista a La Stampa. Un part time agevolato a chi è vicino alla pensione per favorire il ricambio in azienda. La misura è prevista nella legge di Stabilità: orario dimezzato, 65% dello stipendio e 100% della pensione dopo tre anni, con contributi figurativi garantiti dallo Stato. «Per adesso ci abbiamo messo risorse limitate, ma se servirà le rafforzeremo». Lo spiega il ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, in un'intervista, in prima pagina in apertura, a La Stampa. Il tema è legato all'invecchiamento della popolazione,  «l'aspettativa di vita delle persone si alza, e conseguentemente si lavorerà più a lungo. Ma possiamo pensare che una persona possa fare lo stesso lavoro nelle stesse modalità a trenta come a sessant'anni? Io credo di no», osserva Poletti, «e anche l'azienda ha interesse che i lavoratori più anziani possano gradualmente essere sostituiti». All'obiezione che potrebbe essere costoso per l'azienda, il ministro replica che «deve paragonare il costo di un lavoratore alla fine della propria carriera, e quello del suo sostituto, giovane, senza i costi dell'anzianità e con competenze più aggiornate». Poletti fa anche un bilancio del Jobs Act: «Sono contento del risultato, coerente con gli andamenti dell'economia del nostro paese». «Nel 2013 - afferma - avevamo perso oltre 200mila occupati. Nel 2014 ci siamo fermati, nel 2015 abbiamo messo la marcia avanti. E soprattutto la quota dei contratti a tempo indeterminato è cresciuta notevolmente, dal 18 al 27% del totale delle assunzioni». Il Fmi dice che ci vorranno venti anni per tornare ai livelli di occupazione precrisi, «numeri di quest'anno dicono che ce ne vorranno molti meno», conclude.

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