PALERMO. In Sicilia il consumo di alcool e il relativo impatto sulla salute dei cittadini appare in assoluto tra i più bassi del Paese. Diverse fonti, fa sapere l'Assessorato regionale alla Salute nel corso di un convegno al Centro congressi Cerisdi, a Palermo, confermano una minore tendenza al consumo di bevande alcoliche (vino e birra) nella popolazione generale rispetto al dato medio nazionale; in tal senso convergono anche i risultati della Sorveglianza Passi 2011-2014 «consentendo di delineare un minore interessamento della regione circa l'abuso di alcool in generale (9% contro il 17% nazionale)». Il consumo di alcolici si denota dunque nella regione come un fatto più occasionale che abituale.
Rispetto al resto del Paese i siciliani fanno poca attività fisica (il 43% è completamente sedentario), presentano una maggiore frequenza di obesità (il 47% è in sovrappeso o obeso rispetto al 42% nazionale), non rispettano sempre, come sarebbe richiesto, i divieti di fumo nei locali pubblici, nei luoghi di lavoro o gli obblighi di indossare le cinture di sicurezza in automobile. Ancora pochi sono coloro che, tra la popolazione anziana o a rischio, si vaccinano contro l'influenza. Migliora il ricorso alla diagnosi precoce oncologica. Nel complesso, la maggior parte dei siciliani si ritiene in buona salute. Sono alcuni dei dati emersi durante la presentazione del Piano regionale della prevenzione 2015/18 - in corso al Centro congressi Cerisdi di Palermo - dell'Assessorato alla Salute.
«A tale riguardo - si legge - tuttavia si sta iniziando a intravedere una importante inversione di tendenza: l'indagine effettuata in Sicilia a livello regionale in collaborazione tra le Asp e l'osservatorio epidemiologico nei bambini conferma un'importante riduzione nella prevalenza dell'obesità infantile: tra i bambini delle terze elementari si è registrata negli ultimi anni una riduzione di circa il 4% dell'obesità».
La Sicilia, inoltre, è passata dall'essere la seconda regione in Italia con più elevato livello di sovrappeso e obesità a una prevalenza che la pone al settimo posto nazionale. «Rispetto alla prima indagine avviata nel 2007 con quest'ultima rilevazione - sottolinea l'assessorato guidato da Baldo Gucciardi - è stata osservata anche una significativa riduzione di diversi fattori di rischio associati al sovrappeso e all'obesità nei bambini delle scuole elementari come i comportamenti tipicamente sedentari: meno della metà dei nostri bambini guarda diverse ore la tv e gioca con i videogiochi (47%). Sono inoltre sempre più diffuse le adesioni a stili di vita salutari: aumenta il numero dei bambini che in Sicilia pratica un'attività».
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