ROMA. Il Natale 2015 è il primo con consumi in crescita dopo sette anni di crisi. La spesa media per i regali aumenta del 5% rispetto al 2014 fino a 166 euro a testa ma resta inferiore del 30% rispetto ai livelli del 2009. È quanto emerge da una ricerca di Confcommercio.
Le tredicesime aumentano dell'1,2% rispetto allo scorso anno e valgono 39,4 miliardi,secondo uno studio di Confcommercio. Di questi 7,9 miliardi sono destinati al fisco tra Ici, Imu, Tasi, tasse auto e canone Rai; 10 miliardi saranno destinati invece ai regali di Natale. Complessivamente i consumi da 13esima e le spese aggiuntive dei lavoratori autonomi a dicembre valgono 29,9 miliardi. Si tratta di 1.370 euro a famiglia, con aumento dell'1,3% rispetto al scorso anno ma un calo del 3,5% rispetto al livello del 2008.
Nel 2014 è cresciuto l'ottimismo degli italiani nei confronti del futuro, ma rimane stabile il numero degli italiani soddisfatti per la propria vita. Lo afferma l'Istat, che ha presentato oggi il rapporto sul Benessere Equo e Sostenibile. Dal 24% di persone sopra i 14 anni che nel 2013 ritenevano che la propria situazione sarebbe migliorata nei 5 anni successivi, afferma il documento, si è passati al 27% nel 2014. "L'ottimismo per il futuro - ha sottolineato Linda Laura Sabbatini, che dirige il dipartimento per le Politiche Sociali dell'Istat - cresce soprattutto per il segmento giovanile, nonostante siano proprio i giovani in soggetti più colpiti dalla crisi". Il rapporto registra un aumento della soddisfazione per il tempo libero, dal 63% al 64,6%, e di quella per la condizione economica, dal 40,1% al 43,4%. Nonostante l'ottimismo aumentato gli italiani sono ancora cauti nel dirsi soddisfatti della propria vita. L'indice di soddisfazione ha avuto un forte crollo nel 2012, quando è sceso da 100 a 89,1, ed è stabile da due anni ad 89.
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