Martedì 30 Aprile 2024

Trasferimenti dei dipendenti, si torna al vecchio interpello

PALERMO. AAA cercasi dipendenti regionali «social». Bravi a usare Facebook e Twitter. Esperti in comunicazione web. Dovranno promuovere il turismo siciliano utilizzando i più moderni strumenti della Rete. L’avviso interno è stato pubblicato sul sito della Regione dal dirigente generale del Turismo, Sergio Gelardi, che ha fatto ricorso al caro, vecchio atto di interpello, strumento che però alla Regione è spesso stato sinonimo di insuccesso: richiede infatti l’adesione volontaria del dipendente e il nulla osta del dirigente generale del dipartimento di provenienza, che quasi mai arriva. L’atto di interpello era talmente considerato inutile (se non dannoso) che quasi due mesi fa l’ex assessore alla Funzione pubblica, Giovanni Pistorio, dopo la rottura delle trattative coi sindacati, decise di firmare una circolare per stabilire le regole sui trasferimenti d’ufficio e adeguarsi alla normativa nazionale. Secondo la circolare di Pistorio, l’atto di interpello va usato solo in casi eccezionali e «con adeguata motivazione». Invece nei casi in cui un dipartimento abbia bisogno di determinate figure e sia costretto a rivolgersi ad altri settori, come nel caso della ricerca di regionali «social» al Turismo, il dirigente generale «chiede all’assessore di riferimento l’assegnazione del personale che ritiene necessario - dice la circolare - specificando i motivi, il numero di unità e la categoria». L’assessore, se ritiene la proposta condivisibile, la rimette alla giunta. A questo punto interviene il dipartimento del Personale che individua i dipendenti da assegnare tenendo conto di alcuni criteri come l’anzianità di servizio e il titolo di studio.

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