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Da Agrigento esportati oltre l’oceano: i gelati siciliani approdano anche in Brasile

La ditta Mancuso distribuisce già in Russia e Usa

Cono gelato. Italo Marchioni aprì a New York alcuni ristoranti e intorno al 1896 creò il primo cono gelato

AGRIGENTO. Sbarca anche in Brasile, a San Paolo, la «Mancuso gelati» di Agrigento, un'azienda che affonda le sue radici a Liverpool dove è nata, negli anni Cinquanta, grazie al suo fondatore Vincenzo Mancuso. Dopo le esportazioni in Danimarca, Svezia, Lussemburgo, Germania, Inghilterra, Malta, Belgio e Francia e dopo essersi ritagliata uno spazio in Russia e da pochissimo tempo negli Stati Uniti, la ditta siciliana approderà fra febbraio e marzo prossimi in Brasile.

«C'è molto interesse per i nostri prodotti, per il made in Italy - ha spiegato ieri Antonio, uno dei fratelli Mancuso - . Il progetto è partito due anni fa, pensavamo di essere pronti per le Olimpiadi. Ci sono stati però dei ritardi burocratici circa le autorizzazioni per le esportazioni. Fra febbraio e marzo saremo a San Paolo e esporteremo in tre catene di supermercati. Siamo da poco negli Stati Uniti e abbiamo anche una piccola presenza in Russia. È difficile però fare impresa in Italia, mentre in tutti gli altri paesi le istituzioni supportano a 360 gradi l'imprenditore perché c'è interesse concreto a dare occupazione. Ti supportano fin dalla ricerca di un capannone, ma ci sono anche agevolazioni fiscali, bancarie e la manodopera costa meno del 50 per cento rispetto all'Italia dove siamo rimasti in pochi sopravvissuti. Non so ancora per quanto però».

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