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Rifiuti, a Bellolampo fermo un impianto da 22 milioni

Contrafatto: “Mancava pure l’allaccio della corrente elettrica. Inutilizzati i 70 mezzi per la differenziata”

PALERMO. «L’impianto che permetterebbe di separare i rifiuti diminuendo lo smaltimento in discarica a Bellolampo è pronto da aprile. Noi l’avremmo anche collaudato ma si sono persi mesi perchè il Comune non aveva neppure predisposto l’allacciamento dell’energia elettrica. Poi ci si chiede perchè la raccolta differenziata a Palermo è ferma al 6%...»: in una pausa nell’ufficio al nono piano dell’assessorato ai Rifiuti, Vania Contrafatto mette sul tavolo tutte le emergenze che stanno esplodendo. Compresa quella che renderà inevitabile il commissariamento della Regione da parte dello Stato per la riorganizzazione degli Ato.

La frenata del Comune

Il Comune di Palermo e la Rap, l’azienda che gestisce gli impianti, rimandano al mittente le accuse: «Non c’è un ritardo - spiega Sergio Marino, presidente della Rap -, stiamo completando la formazione del personale. Poi partiranno le prove sperimentali. Sul collaudo invece non avevamo competenze, dipende dalla Regione e dalla ditta realizzatrice. Io invece chiederei alla Regione perchè ha realizzato un impianto con un’altezza così particolare, al punto che i nostri mezzi non ci entrano e saremo costretti a cercarne di nuovi». Anche Marino lancia un avviso ai naviganti: «Chi pensa che l’impianto possa essere subito messo in attività al massimo delle sue possibilità, fa cattiva comunicazione. Sarà un’attivazione graduale. Solo ad agosto saremo al top».

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