
PALERMO. Anche la vendemmia chiude in Sicilia con numeri fortemente positivi. È l’Istituto della vite e del vino a certificare una produzione che segna quest’anno un +25%, pari a 5,5 milioni di ettolitri, contro il 10-15% del dato medio italiano. «Anche in questo caso le condizioni climatiche hanno permesso una crescita sana della pianta e consentito di scongiurare gli attacchi dei parassiti» spiega il direttore Lucio Monte.
Il vitigno più coltivato nell’Isola e che dà il vino rosso più diffuso - e probabilmente anche il più famoso in giro per il mondo - è il Nero d’Avola, mentre fra i bianchi è il Catarratto e si registra una costante crescita di quota del Grillo.
Il Novello anche quest’anno ha fatto registrare un calo, un vino che si sta spegnendo così come la moda che lo ha portato agli inizia degli anni ’90: «Il novello ha contribuito in maniera determinante alla diffusione del vino e della cultura del bere, se oggi abbiamo in Sicilia una certa cultura del bere lo dobbiamo anche a questo vino», sottolinea Monte.
Crescita più contenuta ma sempre significativa è quella raggiunta quest’anno anche dai vini della neo nata Doc Sicilia, che si attesta sul +15%.
8 Commenti
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26/11/2015 06:48
essendo da record, come mai l'uva viene pagata a 20 euro quintale sempre? come mai?
Giancarlo
26/11/2015 08:29
Strano che poi il Vino(UGUALE DI QUALE AZIENDA) diventi sempre piu' caro.
niki
26/11/2015 08:29
Evviva, prosit!
concetto
26/11/2015 09:09
ma in nerello mascalese, dove lo mettiamo ?
GIUSI
26/11/2015 13:44
mi fa piacere leggere che almeno in qualche cosa siamo gratificati tipo i vini buoni siciliani, io personalmente bevo il bianco di nera dei cantini Milazzo e non lo cambierei mai con nessun altro vino.
ser
26/11/2015 14:02
io non bevo per principio.
Stefania
26/11/2015 22:39
Prova il NEROMOSSO è un bianco da nerello mascalese, uva nera diventa vino bianco con le temperature dell'Etna, strepitoso
ser
26/11/2015 14:01
Come la mettiamo coi ragazzini che consumano alcool? Voi producete e i ragazzi diventano alcolisti. Dovremmo ridurre i gradi e la stessa produzione, visto che che di ubriachi ne circolano moltissimi.
VINCENZO
26/11/2015 14:48
Perchè non organizzano qualcosa di turistico che porti, a costi contenuti, ad un turismo eno-gastronomico, presso tutte le cantine siciliane? Pochi soldi, aereo incluso, per assaggi e degustazioni. La regione di soldi ne ha buttati a palate. Questo avrebbe ritorni sicuri (da palermitano abito a Roma e ne percepisco la richiesta)
giuseppe
01/12/2015 07:47
caro sig. Lo Monte se c'e' un calo dei vini novelli o di altri vini e solo e soltanto per la burocrazia. Siamo l unica regione a essere tartassata di controlli. ritengo che siano giusti ma non si possono passare 3 giorni a settimana x i controlli. gli agricoltori sono strozzati con 20 euro a quintale non riescono a pagare le sole soese di raccolta, figuriamoci viverci con questo reddido. siete tutti Dirigenti e non vedete o meglio fate finta di non vedere dove sta il problema nonostante c