PALERMO. La crisi non è ancora finita ma turismo e start up sono i settori su cui, secondo Giovanni Chelo, Regional Manager Sicilia di UniCredit, si deve scommettere per la ripresa. Settori da sostenere insieme a rafforzare le esportazioni delle aziende mentre, sul fronte dell' edilizia, i tassi di interesse bassi sui mutui rendono il momento particolarmente favorevole per comprare. I dati sono quelli della Banca d' Italia nell'ultimo aggiornamento congiunturale e fanno ben sperare. Dal report di Bankitalia sull' economia siciliana emergono una serie di indicatori positivi: aumentano le aziende con un fatturato in crescita, aumentano per la prima volta le esportazioni, commercio e turismo mostrano segnali incoraggianti.
Significa che l' Isola è fuori dalla crisi?
«Certamente sono indicatori incoraggianti. L'emorragia della crisi sembra essersi bloccata ma direi che è ancora troppo presto per parlare di una piena ripresa. In particolare, guardo con grande interesse ai dati sul turismo che mostrano una crescita del 16,5% delle presenze straniere nei primi sette mesi del 2015 e ritengo che il dato effettivo sia ancora superiore in quanto le statistiche ufficiali non registrano tutte le effettive presenze. Certamente siamo favoriti dall'attuale situazione dei Paesi del Mediterraneo che, pur nella sua drammaticità, fa oggi della Sicilia uno dei luoghi meno a rischio fra quelli di interesse turistico. Abbiamo fra le mani un brand senza uguali nel mondo, un patrimonio dalle infinite potenzialità. Come banca, UniCredit si impegna oggi, con l' iniziativa UniCredit4 Tourism, a sostenere gli operatori del settore affinché migliori no la propria offerta di accoglienza, con una progettualità articolata e completa che non si limita al solo sostegno finanziario».
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