Lunedì 23 Dicembre 2024

Turismo, il 55% degli italiani non si farà influenzare dal rischio terrorismo

ROMA. Il rischio terrorismo pesa sulle vacanze, ma la maggior parte degli italiani non si farà influenzare: il 55% dei nostri concittadini - più di un italiano su due - resiste alla paura e dichiara che il tema sicurezza non avrà alcun effetto sulla pianificazione delle sue prossime vacanze. E se il 22% è comunque incerto se partire o meno, solo il 6% ha già annullato o sta valutando di annullare il viaggio previsto mentre il 7% ha risolto cambiando destinazione o mezzo di trasporto. È quanto emerge da un sondaggio Confesercenti SWG sulle vacanze degli italiani. Il sentiment generale degli intervistati è confermato dai dati specifici per il prossimo ponte dell'8 dicembre: partirà per una vacanza il 19% dei nostri connazionali, per un totale di circa 8,4 milioni di persone ed una spesa media di 288 euro a testa, mentre solo l'8% dichiara di aver annullato il viaggio in seguito agli attentati: ad annullare è stato soprattutto chi aveva prenotato per Parigi. Chi si muoverà privilegerà le mete italiane, scelte dal 56%, mentre il 14% andrà sicuramente all'estero: per il restante 20% la scelta finale dipenderà dall'offerta. Il tema sicurezza pesa, come prevedibile, di più sul turismo legato al Giubileo, in partenza proprio l'8 dicembre. A fronte di un 12% che ha comunque intenzione di approfittare dell'evento per visitare Roma, una quota superiore - il 17% - dice che vorrebbe, ma che è frenato dalla preoccupazione. «Come era prevedibile - commenta Massimo Vivoli, presidente di Confesercenti - i tragici eventi a cui abbiamo assistito hanno avuto un profondo effetto sugli italiani. La maggioranza dei nostri concittadini, però, ha scelto di non avere paura e di non lasciare che il terrore vinca. È chiaro che il settore turismo, sia prendendo in considerazione l'outgoing che l'incoming di cittadini stranieri in Italia, sarà influenzato pesantemente nel prossimo futuro dai temi della sicurezza: per questo è importante il dispiegamento di forze e l'aumento di controlli già messo in atto dalle autorità, che sta avendo - nei limiti del possibile -un effetto positivo sulla fiducia degli italiani».

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