ROMA. Via libera da parte dei lavoratori al contratto aziendale dell'Ikea siglato da Filcams Ccgil, Fisascat Cisl e Uiltucs nella notte del 28 ottobre scorso, che ne avevano subordinato l'entrata in vigore al voto positivo dei lavoratori. Nel referendum, si legge in una nota di Uiltucs, i lavoratori hanno approvato il contratto in maniera netta e univoca con il 73 per cento dei consensi. L'affluenza alle urne, ha riguardato quasi l'80% dei lavoratori del Gruppo, dimostrando, si legge "ancora una volta il patrimonio di partecipazione dei lavoratori IKEA, nonostante il difficile percorso di trattativa che, grazie alla mobilitazione della scorsa estate, ha consentito il recupero di un contratto integrativo aziendale". "Adesso l'obiettivo è ripristinare relazioni sindacali corrette e costruttive - affermano unitariamente i responsabili delle federazioni di categoria - relazioni che hanno rischiato una seria compromissione dopo un gesto forte e da noi mai accettato come la disdetta unilaterale del contratto aziendale da parte di IKEA". "Abbiamo ripristinato un ambito di contrattazione essenziale - ha aggiunto Ivana Veronese, segretaria confederale della UILTuCS - Il consenso dei lavoratori è la prova dello straordinario valore del livello di interesse per l'azione sindacale a livello aziendale". In una fase in cui la grande distribuzione soffre ancora l'assenza di un contratto collettivo nazionale (in programma una nuova mobilitazione per il 19 dicembre prossimo), il recupero di tutti gli spazi di contrattazione è un obiettivo da difendere e valorizzare". Azienda: soddisfatti da ok a contratto integrativo. Ikea Italia si dice "soddisfatta dall'apprezzamento espresso dalla grande maggioranza di votanti" nel referendum sul nuovo Contratto integrativo aziendale, approvato dai lavoratori, i cui "contenuti rappresentano un importante elemento di innovazione nel sistema di relazioni industriali". Questo voto "ha fatto prevalere i valori di equità su logiche più individualiste legate a rendite di posizione", afferma Ikea in una nota, in cui "ringrazia i propri collaboratori per aver riconosciuto nel documento approvato, non senza fatica e tensioni, un compromesso corretto ed equilibrato tra i trattamenti pregressi e ciò che è sostenibile per assicurare un solido futuro a Ikea sul mercato italiano. L'esito positivo del referendum - prosegue - porterà alla sottoscrizione con il sindacato di un nuovo Contratto integrativo aziendale che potrà ancora una volta essere portatore di elementi innovativi e avanzati, sia sui temi della conciliazione tra lavoro e vita privata, che sui temi del welfare aziendale prevedendo miglioramenti del potere d'acquisto e nuovi istituti a supporto di inclusione, diversity e malattie croniche". Per l'azienda, "grazie al dialogo ed alle relazioni sindacali, consolidate nei 26 anni di presenza di Ikea in Italia, si è riusciti a portare a termine un percorso molto difficile per alcuni contenuti, condotto però in maniera innovativa ed efficace anche da parte dei rappresentanti dei lavoratori".