Giovedì 19 Dicembre 2024

Debiti alle imprese, in arrivo fondi ma in Sicilia pagamenti in ritardo

PALERMO. Roma dà il via alla corsa degli enti locali per accaparrarsi altri 850 milioni con cui pagare i debiti verso le imprese. Ma in Sicilia i pagamenti continuano a registrare ritardi e, soprattutto, la macchina amministrativa dei Comuni non è stata adeguata agli obblighi di legge: non vengono fatte le certificazioni dei crediti e ciò non consente alle imprese di ottenere anticipazioni bancarie. La nuova tranche di finanziamenti è stata annunciata dal ministero dell’Economia: si tratta di anticipazioni di liquidità erogate dalla Cassa depositi e prestiti per pagare i debiti maturati entro il 31 dicembre 2014. È una procedura lampo iniziata mercoledì scorso: entro domani i Comuni dovrebbero presentare alla Cassa depositi e prestiti la richiesta di avere i fondi illustrando i debiti certi, liquidi ed esigibili a cui far fronte. Poi ci sarà la suddivisione delle risorse su base nazionale. Ma è proprio su questo passaggio che in Sicilia si registrano i maggiori problemi. Secondo una rilevazione del Centro studi di Confindustria, il 59% dei Comuni siciliani non pubblica i dati necessari ai pagamenti. Numeri alla mano, 232 Comuni su 390 non hanno aggiornato la propria banca dati, che dovrebbe indicare tra l’altro i creditori, gli importi, la data della fattura, il protocollo della pratica, la scadenza in cui dovrebbe avvenire il pagamento e poi la data dell’effettivo pagamento.

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