PALERMO. Avanti e indietro per raggiungere Messina. Ogni giorno. Sono giornate frenetiche per il capo della Protezione civile regionale Calogero Foti. In questo momento a Messina le emergenze e i problemi si susseguono. E quando un disagio viene superato, ecco che subito dopo se ne presenta uno nuovo e ancora più grave che mette in ginocchio la città. Come la conduttura di Calatabiano che dopo la prima riparazione si è rotta in un altro punto, e come la rottura, avvenuta ieri, del bypass che collegava l'acquedotto dell' Alcantara, all'altezza di Forza D' Agrò, con quello di Fiume freddo, che in questi giorni d' emergenza riforniva con 300 litri al secondo la città di Messina. Foti analizza con lucidità la situazione. Quando lo sentiamo è in autostrada proprio in direzione Messina. E preferisce non sbilanciarsi sui tempi previsti per il ritorno alla normalità. «Queste sono le ultime ore di valutazione della situazione, alla luce anche dei nuovi problemi che sono emersi. Da domani avremo un quadro più chiaro della situazione per capire anche quali saranno i tempi per riparare i danni e far tornare regolarmente l' acqua nelle case dei messinesi», afferma Foti. Nel frattempo, si è messa in moto anche la macchina dei volontari della Protezione civile, che portano l' acqua fino a casa dei disabili che non possono muoversi dalla propria abitazione, dei malati e degli anziani che vivono soli. Quotidianamente in città sono impegnati, con quattro mezzi, dai 30 ai 40 volontari, una decina dei quali appartenenti al Nucleo diocesano di Protezione civile, l' associazione di volontariato nata in seno alla Caritas, che gestisce anche il magazzino, tenendolo aperto dalle 8 alle 22.30 e oltre. Direttore Foti, rotture alla conduttura, riparazioni e nuovi guasti. Ora un nuovo danneggiamento al bypass. Di chi è la responsabilità di tutto ciò? «Intanto, è giusto precisare che conduttura e bypass sono due strutture differenti. Sulle responsabilità dico che tutte le condutture hanno dei proprietari, i quali devono assicurarsi che l' impianto funzioni bene. Inoltre, in questo caso siamo di fronte a una frana che ha danneggiato la conduttura. Credo che bisogna investire sull' efficienza delle condutture idriche in Sicilia. Speriamo che l' esperienza ci faccia trovare più pronti in caso di nuove emergenze».