Giovedì 19 Dicembre 2024

Più fiducia dei consumatori, "Ma adesso servono investimenti"

ROMA. La fiducia cresce perché si vede qualche luce all'orizzonte. Ma non è il momento di festeggiare. Il Sud soffre ancora molto: senza interventi strutturali, sanare le ferite della crisi sarà un' impresa molto complicata». Alessandro Laterza, vicepresidente di Confindustria con delega al Mezzogiorno, commenta così il deciso rialzo della fiducia di imprese e consumatori, messo nero su bianco dall' Istat. Fiducia delle imprese mai così alta dal 2007, quella dei consumatori ai massimi da 13 anni. Siamo definitivamente usciti dalla crisi? «Il clima è decisamente migliorato: si vede qualche luce all'orizzonte. Consumatori e imprese tirano un sospiro di sollievo, dopo anni drammatici. Ma bisogna fare attenzione. Le dinamiche che misurano la fiducia certificano le attese che gli italiani proiettano sull' avvenire, piuttosto che le certezze che nutrono verso il presente. I segnali di ripresa avevano investito il Centronord già a partire dall' anno scorso. Ma al Sud si soffre ancora molto. Non è il caso quindi di stappare lo champagne per essere scampati da morte certa. Meglio lasciarlo in ghiaccio in attesa di forma migliore». Se il Centronord ride, il Sud ha appena smesso di piangere. A leggere il nuovo rapporto Svimez, per l' entusiasmo c' è ancora molta strada da fare. «La fiducia è sempre un ottimo ingrediente, ma ciò che conta davvero sono i numeri. Trail 2008 e il 2014 il Sud ha bruciato 50 miliardi di Pil. In un contesto produttivo caratterizzato da un enorme gap con il sistema industriale settentrionale, colmare perdite simili non è un' impresa da poco. Il Sud sconta carenze strutturali che hanno accentuato il divario con il Nord. Senza investimenti massicci, uscire dal tunnel sarà molto difficile». DAL GIORNALE DI SICILIA IN EDICOLA. PER LEGGERE TUTTO ACQUISTA IL QUOTIDIANO O SCARICA LA VERSIONE DIGITALE

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