Lunedì 23 Dicembre 2024

Caso Volkswagen, gli azionisti vogliono fare causa ai manager chiedendo 40 miliardi

ROMA.  I grandi azionisti della Volkswagen  sono intenzionati a fare causa, chiedendo 40 miliardi di euro, ai manager per lo scandalo dei motori diesel che ha coinvolto il marchio. Lo riporta il Sunday Telegraph citando Quinn Emanuel, il legale famoso per le sue vittorie in importanti class action, chiamato a seguire il caso. Quinn Emanuel, che ha vinto cause per quasi 50 miliardi di euro per clienti e rappresentanti di importanti gruppi, come Google, Sony e Fifa, è stato contattato - riporta il giornale britannico - dal gruppo Bentham (fondo specializzato nel finanziamento delle grandi cause legali) per preparare un'azione legale a favore degli azionisti di Volkswagen che hanno visto sfumare miliardi di euro in borsa a seguito dello scandalo.  Quinn Emanuel e Bentham - prosegue - stanno contattando i maggiori investitori di VW, compresi i fondi sovrani del Qatar e della Norvegia, per chiedere loro di unirsi all'azione legale.  «Stimiamo perdite degli azionisti fino a 40 miliardi di euro», ha spiegato Richard Oriente, co-managing partner di Quinn Emanuel a Londra. L'azione legale dovrebbe partire in Germania in base al  Securities Trading Act, ha lasciato intendere Quinn Emanuel che spera di presentare la prima tranche di azioni legali entro febbraio. Lo studio legale sosterrà - secondo quanto riporta il Sunday Telegraph - che l'atteggiamo di Volkswagen nella vicenda dei motori diesel, costituisce una grave responsabilità nella gestione da parte del management.  Oriente ha aggiunto che i danni potrebbero essere calcolati a partire dal 2009 - quando VW ha iniziato il montaggio dei dispositivi per i suoi motori - sostenendo che se gli investitori avessero saputo della vicenda non avrebbero tenuto o scambiato azioni VW. LE SCUSE SUI GIORNALI. Dopo lo scandalo, il gruppo Volkswagen acquista pagine sui giornali italiani per chiedere scusa ai clienti e promette che sarà fatto di tutto 'per riconquistare la fiducia'. 'Recentemente abbiamo commesso un grave errore - si legge nella manchette a pagamento - abbiamo compromesso il rapporto di fiducia che da sempre ci lega. Chiediamo scusa a tutti, in primo luogo a voi clienti'. L'azienda sottolinea che 'tutti i veicoli sono comunque tecnicamente sicuri' e 'quando la soluzione tecnica sarà disponibile, saranno contattati tutti i proprietari delle auto interessate invitandoli a portare il loro veicolo presso le concessionarie o i service partner per eseguire l'intervento necessario'.    

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