ROMA. Addio alla Tasi, taglio dell'Ires, Canone Rai in bolletta ma anche misure a sostegno della famiglia, delle imprese e per i «più deboli», sgravi per l'agricoltura e innalzamento al tetto dell'uso dei contanti. Sono alcune delle misure della legge di Stabilità presentata da Matteo Renzi in Consiglio dei ministri.
- TASSE SULLA PRIMA CASA ADDIO. È la misura sulla quale punta maggiormente il governo. Sono circa 19 milioni gli italiani che saranno esentati dal pagamento della Tasi sulla prima casa. Una misura «per tutti», ha ricordato Renzi che spera così di rilanciare i consumi vincendo le «resistenze» dell'Ue.
- L'IRES PIÙ BASSA D'EUROPA. L'obiettivo è ambizioso. Il governo intende portare l'imposta sul reddito delle società dall'attuale 27,5% al 24% nel 2017. Ma la vera novità è rappresentata dalla possibilità che un primo calo possa esserci già nel 2016 se la Commissione Ue autorizzerà un margine di flessibilità dello 0,2% (3,3 mld) per l'emergenza immigrati.
- CANONE RAI 'CALÀ IN BOLLETTA. Dal 2016 la tassa governativa per la tv pubblica si pagherà all'interno della bolletta elettrica e calerà dagli attuali 113,5 euro a 100 euro nel 2016 e 95 euro nel 2017. La nuova misura permetterà di «stanare» circa sei milioni di evasori. Pagheranno un solo canone di proprietari di più appartamenti.
- SUPERAMMORTAMENTI PER LE AZIENDE. Chi investe in azienda potrà ammortizzare il 140% dei propri investimenti. È una misura, una tantum, che vuole spingere gli imprenditori a finanziare lo sviluppo grazie al sostegno dello Stato. La misura varrà per tutto il 2016 ma anche per chi anticipa ed investe dal 15 ottobre 2015.
- NO FLESSIBILITÀ PENSIONI MA OPZIONE PART-TIME. Nessun intervento sulle pensioni ma misure specifiche: opzione donna, settima salvaguardia degli esodati, innalzamento della no tax area per i pensionati e facilitazioni per chi si avvicina all'uscita dal mondo del lavoro. La novità è rappresentata dalla possibilità per gli over 63 anni di optare per il «part time» negli ultimi anni lavorativi con oneri minimi a carico dello Stato (100 milioni). Il sistema, nelle intenzioni dell'esecutivo, dovrebbe favorire l'ingresso di nuovi assunti.
- CARO IVA E BENZINA, PERICOLO SCAMPATO: niente aumento dell'Iva, nè delle accise sulla benzina. È la misura più corposa della legge finanziaria ma anche quella che veniva data per scontata. La sterilizzazione delle clausole previste dai governi precedenti vale 16,8 miliardi di euro.
- FONDO SANITÀ SALE, MENO DEL PREVISTO: Si passa dai 109 miliardi del 2014 ai 110 di oggi fino ai 111 del 2016. L'incremento c'è ma si tratta di ben 2 miliardi in meno rispetto a quanto inizialmente pattuito con le Regioni. Saranno salvaguardati, promette Beatrice Lorenzin, i livelli essenziali di assistenza. La sanità rappresenta comunque uno dei piatti forti della spending review.
- EMERGENZA TERREMOTO E ALLUVIONI. Stanziati 1,5 miliardi per il risarcimento dei privati, imprese e singoli cittadini, che hanno riportato danni a seguito di eventi calamitosi, come le recenti alluvioni e i terremoti.
- SGRAVI ASSUNZIONI, 'MA AFFRETTARSÌ . Anche nel 2016 le aziende che vorranno assumere potranno beneficiare delle agevolazioni concesse dal governo. La decontribuzione, però, calerà progressivamente: del 40% l'anno prossimo e ulteriormente nel 2017. Lo sgravio sarà valido in ogni caso sempre fino al 2018. «Affrettarsi», ha consigliato il premier.
- ANCORA ECOBONUS E SCONTI MOBILI PER GIOVANI COPPIE. Confermato lo sgravio fiscale del 65% per i lavori di efficientamento energetico al quale si aggiunge un ulteriore misura a favore delle coppie under 35 che, pur senza ristrutturare casa, comprano mobili.
- LOTTA ALLA POVERTÀ. Il governo mette sul piatto 600 milioni per il 2016, 1 mld per i 2017 e altrettanti nel 2018. Le risorse dovrebbero essere destinate ai nuclei familiari in difficoltà economiche al cui interno c'è un minore. Ed aggiunge altri 100 milioni sono destinati a misure a favore di persone disabili che vivono grazie alla presenza dei genitori. Aumentano le risorse per il Servizio Civile.
- OK USO CONTANTI FINO A 3.000 EURO. «È una misura che vuole semplificare la vita agli italiani». Così ha spiegato Renzi presentando l'innalzamento del consenso all'uso del denaro contante dagli attuali 1.000 euro fino a 3mila. L'obiettivo è favorire i consumi.
- NUOVA LINFA ALL'AGRICOLTURA. Fisco agevolato ma soprattutto via l'Imu dai capannoni agricoli e l'Irap per le imprese agricole. Le misure nel loro insieme valgono, secondo le stime del ministero, almeno 800 milioni.
- LA CULTURA PER IL RILANCIO. È uno dei «pallini» del premier che con la Legge di Stabilità destina 150 milioni in più nel 2016, 170 nel 2017 e 165 dal 2018. Avremo 500 cattedre d'eccellenza, 1000 nuovi ricercatori, 6000 borse di medicina. Viene estesa anche ai quotidiani e ai periodici diffusi elettronicamente l'aliquota agevolata dell'Iva al 4%.
- COMUNI VIRTUOSI. Con un allentamento del patto di stabilità interno per 670 milioni, le amministrazioni con i conti in regola potranno finalmente investire il loro tesoretto di risorse per strade, scuole, marciapiedi e giardini.
- IL RILANCIO DAL SUD. Circa 450 milioni per la Terra dei Fuochi ma soprattutto risorse per il Fondo di garanzia dell'Ilva di Taranto e lo «stanziamento definitivo» per l'autostrada Salerno-Reggio Calabria.
- PARTITE IVA. «Una sorta di Jobs act per i lavoratori autonomi», ha definito Renzi le norme per le nuove partite Iva che prevedono un'aliquota forfettaria del 5% sotto i 30.000 euro di reddito. Il costo, secondo le stime, si aggira sui 300 ml.
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