Venerdì 08 Novembre 2024

Regione, Baccei: buco da 500 milioni
Blocco della spesa non degli stipendi

L'assessore regionale alla Economia, Alessandro Baccei

PALERMO. "La situazione dei conti è critica come è da tempo. Io avevo lanciato un grido d'allarme in aula anche per responsabilizzare sulla criticità sia l'Assemblea che i miei colleghi assessori perché c'è un andamento delle entrate che non è buono, non perché avevo previsto male il 2014, visto che sono arrivato a fine 2013 sarebbe stato impossibile". Lo dice l'assessore regionale alla Economia, Alessandro Baccei, dopo l'audizione alla Corte dei Conti. "Ci sono alcune cause - aggiunge Baccei - una contrazione dell'Irap prevista dallo Stato, sull'Irpef c'è un minor gettito dello spostamento delle paghe degli stipendi su cui siamo stati in parte rimborsati, e una minore entrata sull'Iva con le aziende che hanno pagato prima le fatture del 2014 e poi quelle del 2015 (split payment). Tutto questo ha provocato un minore introito per 500 milioni di euro. Su questo stiamo valutando delle soluzioni che non intaccheranno gli stipendi e i pagamenti. Domani presenterò un provvedimento al ragioniere generale per far fronte a questi 500 milioni in meno". "La Corte dei Conti - prosegue - è molto sensibile al problema. Abbiamo condiviso le criticità. Ora vedremo di proporre una soluzione per arrivare a quella somma che non potrà essere per l'intera cifra ma daremo un segnale e un messaggio per quest'anno o soprattutto forte per il prossimo anno che con non si potranno utilizzare 700 milioni di fondi sviluppo e coesione". "La Regione siciliana versa in una grave crisi di liquidità, oggi l'ho ribadito alla Corte dei conti - ha precisato l'assessore -. La Corte condivide le nostre preoccupazioni. C'è un problema con il governo e ci sarà fino a quando non c'è la delibera del Cipe, c'è un problema grosso di liquidità anche perché ribadisco ci sono meno entrate. Non ci sono a rischio stipendi e pagamenti quelli verranno pagati vediamo i tempi - ha aggiunto -. Adesso ci sarà un intervento per bloccare la spesa ma non gli stipendi, magari consumi e contributi: faremo una proposta che porteremo in giunta domani". "Ufficio statistica ha sbagliato Pil non io". L'assessore si difende dall'accusa di aver sbagliato le previsioni 2014 e 2015: "Io sono arrivato a novembre del 2014 e non avrei potuto fare una previsione, quelle si fanno nel 2013. Io stavo a Roma a fare altro. Le previsioni del Pil le fa l'ufficio statistica della Regione, non le faccio io, come politica decidiamo cosa mettere in entrata nel bilancio guardando anche il Pil". L'assessore regionale all'Economia, rispondendo ai cronisti, ha detto: "Io per primo rispetto alle previsione del Pil 2015 ho tagliato un miliardo e 400 milioni. Molto molto cautelativo - aggiunge Baccei -. A Roma sono preoccupati, ma lo sono di più per il bilancio 2016". Palazzotto (Sel): Baccei conferma disastro finanziario. "Le dichiarazioni dell'assessore Baccei certificano il disastro finanziario della Regione Siciliana e l'incapacità politica e amministrativa del governo Crocetta". Cosi il Deputato di Sel Erasmo Palazzotto interviene dopo l'audizione svolta davanti la sezione di controllo della Corte dei Conti. "Non è più rinviabile ridare la parola ai cittadini attraverso lo strumento del voto - conclude - alla Sicilia serve un governo autorevole capace di rimettere in moto la macchina amministrativa della regione e di far fronte all'emergenza finanziaria". Orlando: è la conferma dello stato di calamità. "Le preoccupazioni della Corte dei Conti e le dichiarazioni dell'assessore Baccei sfortunatamente non ci stupiscono. Siamo in presenza di una conferma evidente di quello stato di calamità istituzionale che va ben oltre il buco di 500 milioni e che è stato più volte da noi denunciato anche alle istituzioni nazionali". Lo afferma Leoluca Orlando, presidente dell'AnciSicilia. "I comuni siciliani non hanno, ad oggi, ricevuto un centesimo dei trasferimenti da parte della Regione e questo ci fa pensare che le difficoltà finanziarie - aggiunge - si stanno facendo gravare esclusivamente sugli enti locali. I 500 milioni di buco corrispondono quasi interamente, infatti, alle risorse che vanno trasferite a comuni". "La Regione - conclude Orlando - sta dichiarando di volere il dissesto di 390 comuni dell'Isola ed è forse proprio questo elemento che giustifica la fin troppo leggera gestione finanziaria della Regione che, a fronte di un bilancio approvato, scopre a ottobre un così rilevante ammanco di risorse. Tutto ciò conferma che in questi tre anni, a differenza di tanti comuni che hanno saputo tamponare l'emorragia di risorse provenienti dallo Stato e dalla Regione, non si è fatto nulla che lasci intravedere un cambiamento strutturale, anche attraverso le tante annunciate riforme, e viceversa, si ascoltano dai responsabili di questo disastro dichiarazioni da Alice nel paese delle meraviglie".

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