ROMA. Nel 2014 il Pil ha segnato un calo dello 0,4% mentre il rapporto deficit/Pil si è attestato al 3%. Positivo il saldo primario (indebitamento netto meno la spesa per interessi), pari all'1,6% del Pil. Lo conferma l'Istat nella revisione dei conti economici nazionali dello scorso anno, dopo la stima pubblicata a marzo.
Il reddito disponibile delle famiglie è cresciuto lievemente (+0,1%), mentre il relativo potere d'acquisto è diminuito dello 0,2%. La propensione al risparmio delle famiglie scende all'8,7%
(dal 9,1% del 2013).
L'Istat rivede la pressione fiscale del 2014 che sale di 0,2 punti percentuali rispetto alle stime di marzo, passando dal 43,4% al 43,6% del Pil. Lo rende noto l'istituto di statistica nella revisione dei conti economici 2012-2014 diffusa stamattina. Per l'anno 2014 c'è stato «un rialzo di 364 milioni» delle uscite e di «328 milioni» delle entrate, e in conseguenza di queste revisioni «la pressione fiscale risulta aumentata di due decimi di punto percentuale».
Caricamento commenti
Commenta la notizia