PALERMO. In Italia i primi grappoli di uva sono stati raccolti proprio in provincia di Palermo, a fine luglio, ma al grosso della vendemmia manca ancora qualche settimana. Eppure, i primi dati fanno intravedere previsioni quantitative e anche qualitative di un certo rilievo. «Il 2015, con una stima media su tutto il territorio nazionale di uve prodotte pari a +13%, dovrebbe consentire di recuperare il calo produttivo della scorsa annata», spiega in una nota Confagricoltura. L' organizzazione delle imprese agricole ha valutato in questi giorni i primi dati previsionali elaborati dal proprio Centro Studi, sulla base della rilevazione condotta su centinaia di aziende del panorama vitivinicolo nazionale. «La vendemmia quest' anno si annuncia bene - prosegue la nota -, grazie al favorevole andamento climatico: inverno freddo, primavera piovosa ed estate calda e asciutta». L' aumento medio produttivo dovrebbe attestarsi sui 6,7 milioni di tonnellate di uve raccolte sul territorio nazionale. In Sicilia, le prospettive sono in linea con l' andamento nazionale e si attestano dai 42 ettolitri medi per ettaro dello scorso anno ai 50 ettolitri per ettaro nel 2015. Diverse aziende, nei giorni scorsi, hanno già tagliato i primi grappoli e la kermesse «Calici di Stelle» - che apre la vendemmia 2015- ha registrato nel weekend di San Lorenzo e soltanto a Palermo e provincia 8 mila accessi di winelovers e appassionati, 4 mila brindisi e più di 2 mila bottiglie stappate.