Lunedì 23 Dicembre 2024

Vola il turismo enogastronomico: più di 4 italiani su 10 lo preferiscono

ROMA.  Più di quattro italiani su dieci (42%) durante l'estate hanno scelto di visitare frantoi, malghe, cantine, aziende, sagre, bancarelle, agriturismi o mercati degli agricoltori che alimentano il turismo enogastronomico, dove l'Italia è leader mondiale con una spesa turistica che ha superato per l'alimentazione gli 11 miliardi, anche per la spinta positiva di Expo. È quanto emerge da una analisi della Coldiretti, dalla quale si evidenzia che l'Italia è l'unico Paese al mondo che può contare su 4.886 prodotti tradizionali censiti dalle regioni, 272 specialità Dop/Igp riconosciute a livello comunitario, 415 vini Doc/Docg, quasi ventunmila agriturismi e oltre 6.600 fattorie dove acquistare direttamente dagli agricoltori di Campagna Amica, senza dimenticare le centinaia di città dell'olio, del vino, del pane e i numerosi percorsi enogastronomici, feste e sagre di ogni tipo. Il mangiare e bere è il vero valore aggiunto delle vacanze Made in Italy che quest'anno, sulla base dell'indagine Coldiretti/Ixè, evidenzia una tendenza degli italiani in vacanza a privilegiare negli acquisti alimentari prodotti locali a chilometri zero direttamente dai produttori come vini, ortofrutta, olio, formaggi, e altre specialità. Tra quelli che fanno shopping in questi luoghi - spiega la Coldiretti - il 38% spende al massimo 10 euro, quasi la metà (48%) tra i 10 e i 30 euro e il 14% oltre 30 euro. L'acquisto di un alimento direttamente dal produttore ottimizza il rapporto prezzo/qualità ma - sottolinea la Coldiretti - è anche una occasione per conoscere non solo il prodotto, ma anche la storia, la cultura e le tradizione che racchiude dalle parole di chi a contribuito a conservare un patrimonio che spesso non ha nulla da invidiare alle bellezze artistiche e naturali del territorio nazionale. In molti casi la vendita - precisa la Coldiretti - è accompagnata anche dalla possibilità di assaggi e degustazioni «guidate», che consente di fare una scelta consapevole difficilmente possibile altrove, ma anche di verificare personalmente i processi produttivi in un ambiente naturale tipico della campagna.

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