ROMA. «Tutte le misure che vanno nella direzione di una riduzione del costo del lavoro sono ovviamente ben accette. E mi auguro che il premier Renzi vada avanti su questa strada per rendere più competitivo il nostro sistema produttivo e dare così una spinta decisiva alla ripresa economica». Lo dice in un'intervista al Messaggero il presidente di Confindustria Giorgio Squinzi.
«Il taglio del costo del lavoro deve essere una priorità assoluta - sottolinea -. Se questa è la premessa, il cardine della manovra in cantiere, credo sia importante mettere a punto una seria spending review per recuperare le risorse necessarie a finanziare questi interventi. Tra l'altro, l'esecutivo vuole anche ridurre le tasse sulla casa, tagliando la Tasi sull'abitazione principale e deve far fronte alla cancellazione delle clausole di salvaguardia che da sola vale circa 16 miliardi. Insomma, l'entità degli interventi è notevole e bisogna fare scelte precise».
«Ritengo sia più opportuno operare sul fronte dei tagli alla spesa pubblica improduttiva, con misure serie e strutturali, che abbiano un'efficacia nel tempo - spiega -. Viceversa credo ci siano forti limitazioni ad operare sul fronte del deficit. Gli spazi di manovra in Europa mi sembrano davvero marginali, anzi 'marginalissimi'. In altre parole credo che non si possa allargare troppo la forbice». «L'importante», rimarca Squinzi, è che il piano del premier «arrivi e che sia efficace. In questi anni, come dimostrano purtroppo gli ultimi dati resi noti dalla Svimez, il Sud è arretrato ancora , perdendo molto terreno. E noi, come Confindustria, non vogliamo arrenderci. Per questo organizzeremo a settembre proprio a Taranto, dove c'è l'Ilva, il prossimo consiglio generale in cui illustreremo le nostre proposte per il rilancio del Sud e per ridurre il gap con il resto del Paese».
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