PALERMO. E' stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale di oggi il testo del nuovo disciplinare di produzione dei vini Doc Sicilia. Il nuovo disciplinare, che sostituisce quello in vigore dal 2012, introduce rilevanti novità per quanto attiene la tutela e valorizzazione delle produzioni vinicole certificate. Le eventuali osservazioni al nuovo disciplinare dovranno essere proposte entro 60 giorni da oggi; superato tale termine sarà esecutivo e sostituirà integralmente il vecchio disciplinare. La modifica maggiormente significativa, proposta dallo stesso Consorzio di Tutela Vini Doc Sicilia, è quella che rafforza la filiera vitivinicola imponendo l'obbligo di imbottigliamento in Sicilia. In questo modo si intende ridurre la quantità di vino sfuso venduto oltre stretto e indurre le aziende interessate ad imbottigliare vino Doc siciliano ad investire in Sicilia in nuovi impianti o a stringere accordi commerciali con aziende già esistenti determinando una notevole ricaduta in termini di incremento di valore economico sul territorio. Eventuali deroghe a imbottigliamento all'esterno della Sicilia, previste dal nuovo disciplinare, potranno essere accordate dal Ministero a singole cantine su richiesta annuale adeguatamente motivata. Altra innovazione riguarda l'aumento della base ampelografica dei vini bianchi e rossi con l'aggiunta dello Chardonnay e del Sirah tra le varietà presenti da sole o congiuntamente per almeno il 50%. Aggiunte anche nuove tipologie per la produzione di spumante con metodo tradizionale e charmat, la vendemmia tardiva e il passito. Tra le novità anche l'aggiunta di nuove varietà quali lo Zibibbo e il Petit Verdot. "Sono molto orgogliosa dei progressi che registra il settore vitivinicolo - dice Rosaria Barresi, assessore regionale all'Agricoltura - I risultati mi confortano nella strada intrapresa e mi convincono sempre di più a sostenere l'imbottigliamento dei vini, attraverso azioni che stimolino le aziende meno competitive a investire nella innovazione e nella commercializzazione dei propri vini".