
ROMA. «La mobilità è un fenomeno ineliminabile, finchè ci saranno molte cattedre a Nord e molti insegnanti a Sud. Quel che stiamo cercando di fare è costruire un meccanismo che privilegi la scelta dell'insegnante: nella domanda si dà un ordine di preferenza alle cento province italiane. Dopodichè è chiaro che se in una provincia non ci sono posti, occorre spostarsi». Lo afferma il ministro dell'Istruzione Stefania Giannini in un'intervista alla Stampa in cui invita i precari della scuola a non rinunciare per evitare il trasferimento.
«Io non credo valga la pena rinunciare: un piano straordinario di assunzioni come questo non si ripeterà facilmente», sottolinea Giannini. «Ci sarà inevitabilmente una fase transitoria di un paio d'anni durante i quali i posti eventualmente vacanti continueranno a essere assegnati con le supplenze, ma questo è destinato a finire. Dopo la fase transitoria si entrerà per concorso, come prescrive la Costituzione».
Sull'ipotesi di una legge di riforma dell'Università, «penso che sarebbe avventuroso modificare meccanismi che sono appena stati cambiati. Una riforma di ampio respiro è stata fatta cinque anni fa: ne stiamo monitorando gli effetti per capire quali sono ancora punti di debolezza e quali i punti di forza da valorizzare», spiega Giannini, secondo cui «bisogna lavorare su una maggior capacità competitiva a livello internazionale. Una prospettiva interessante è quella di scorporare il settore della ricerca dalle regole di assunzione della P.A., per renderlo più flessibile e attrattivo per i talenti stranieri».
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3 Commenti
Luigino
02/08/2015 10:14
Continuate a sfornare docenti che poi le cattedre se le sognano. Numeri chiusi anche per i futuri docenti!
Antonio 1
02/08/2015 13:38
Ma il ministro sa cosa significa, dal punto di vista economico, in trasloco o l 'andare a vivere lontano da casa con stipendi da morti di fame?
DM
02/08/2015 15:48
sapete solo lamentarvi.....prima lamentavate la vita da precari oggi l'immissione in.ruolo.....facciamo venire gli studenti del nord al sud cosi non vi spostate. Questa e' l'Italia
Francesco52
02/08/2015 20:00
Posso capire che al nord vi sono più cattedre che al sud, ma la mia domanda è questa: perchè rendere l'esodo obbligatorio? Chi vuole andare al nord lo faccia pure, chi vuole attendere il proprio turno al sud che sia libero di attendere.