ROMA. I pensionati con redditi da pensione pari a 1.500 euro al momento della sentenza della Consulta che dichiarava illegittimo il blocco della perequazione deciso dal Salva Italia avranno il prossimo primo agosto un rimborso una tantum per il periodo gennaio 2012- agosto 2015 di 796 euro. Lo calcola l'Inps in un allegato alla circolare esplicativa del
decreto del Governo. La base della pensione sarà pari a 1.525 euro mensili da agosto 2015 e di 1.541 euro da gennaio 2016. La ricostituzione dei trattamenti avviene «d'ufficio», non è
necessaria la domanda.
I rimborsi sul mancato adeguamento rispetto all'inflazione dei redditi da pensione superiori a tre volte il minimo saranno tra il 10% e il 40% di quanto perso per gli anni 2012-2013 e pari ad appena il 20% di quanto erogato per gli anni precedenti per il 2014. Lo spiega l'Inps in una
circolare sul decreto legge del Governo sulla sentenza della Consulta che dichiarava illegittimo il blocco previsto dal salva Italia.
Per le pensioni tra le tre e le quattro volte il minimo (circa tra 1.500 e 2.000 euro) la rivalutazione per il 2012-13 sarà del 40% dell'inflazione (2,7% per il 2012, 3% per il 2013); per le pensioni tra quattro e cinque volte il minimo (tra 2.000 e 2.500 euro lordi al mese) sarà del 20 dell'inflazione%; per le pensioni tra i 2.500 e i 3.000 euro la rivalutazione sarà solo pari al 10% di quanto perso. Le pensioni di importo superiore a sei volte il minimo non avranno nessun rimborso.
Le somme erogate dall'Inps a titolo di rimborsi per il mancato adeguamento all'inflazione delle pensioni superiori a tre volte il minimo negli anni 2012-14 saranno assoggettate a tassazione separata. Lo precisa l'Inps in una circolare sul decreto del Governo varato dopo la sentenza della Consulta che dichiarava illegittimo il blocco deciso dal Salva Italia nel 2011. Le somme maturate dal 2015 saranno assoggettate a tassazione ordinaria.
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