
PALERMO. "Se non si fa la legge di riforma si va al dissesto delle province e se questo avviene, a cascata c'è il dissesto della Regione. E quindi mi sembra automatico sciogliere le righe e andare al voto ad ottobre". L'ha detto ai cronisti il presidente dell'Ars, Giovanni Ardizzone, a Palazzo dei Normanni, dopo aver incontrato con i capigruppo dell'Assemblea regionale i sindacati per discutere del completamento della riforma delle province.
"Bisogna attribuire le funzioni ai Liberi consorzi e alle città metropolitane - ha aggiunto -. Il lavoro sarebbe semplice; le funzioni sono quelle previste dalla legge regionale già approvata e che ci hanno invidiato in tutta Italia. Alcune funzioni della Regione possono essere trasferite ai Liberi consorzi e alle città metropolitane".
E ancora: "Queste ultime avranno delle funzioni in più - ha sottolineato - che verranno attribuite in sede di conferenza Stato-Regione, perché non possiamo creare delle città metropolitane a due velocità: quelle siciliane e quelle del resto del Paese". Per Ardizzone l'urgenza di completare la riforma con una legge che attribuisca funzioni e competenze ai nove Liberi Consorzi e alle città metropolitane di Palermo, Catania e Messina "si coniuga con un problema finanziario".
"La legge di stabilità nazionale - ha osservato il presidente dell'Ars - chiede il concorso delle Province e delle città metropolitane per complessivi 100 milioni di euro, per le prime il carico stimato è di 65 milioni di euro". "Dobbiamo avere le carte in regola - ha aggiunto - facendo una legge che attribuisca le funzioni. La questione della governance viene dopo". "Se la legge Delrio ha previsto organismi di secondo grado - ha proseguito - il sindaco della città metropolitana non può non essere il sindaco del comune capoluogo, così come il Libero consorzio, che è costituito da sindaci che hanno pari dignità. Forse il sindaco del comune capoluogo sarebbe opportuno diventasse il coordinatore del libero consorzio". "Ma questo tema - ha ribadito - dovrebbe passare in secondo piano".
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5 Commenti
Antonio 1
23/06/2015 19:44
Ma se la riforma delle Province seguirà la stessa sorte delle altre riforme(?) varate da questo governo, noi siciliani possiamo stare sereni!
Rosa
24/06/2015 08:55
Sai che dramma se si scegliesse l'Ars! Tornare al voto, questa é la soluzione.
pippo
24/06/2015 11:52
Le province, un ente inutile creato solo per sistemare le clientele politiche e, in quanto a servizi lo zero assoluto, basta vedere in che condizioni sono le strade provinciali, quasi tutte impraticabili.
gabriele
24/06/2015 13:39
sciogliere l' ARS ed andare a votare ad ottobre. Cambiamo i parlamentari attuali anche alla luce delle recenti decisioni d'aula.
amarcord
24/06/2015 18:00
Penso che il 99% degli italiani non sanno a cosa servono le province- Quindi ok chiuderle-Invece il 99% degli italiani sanno che le regioni servono a sperperare e basta- Quindi , Ardizzone dice bene che senza la riforma si scioglie l'Ars , condivido in pieno , con una variante però, che si scioglie per sempre - Tanto le regioni sono solo stipendificio e luogo di malaffari-Quindi lasciare tutte le funzioni allo stato e ai comuni-Se cosi si facesse, avremmo risolti i problemi degli italiani-