ROMA. Non solo la crisi: ad ostacolare l'ingresso dei giovani nel mondo del lavoro c'è anche la riforma previdenziale. Ad evidenziarlo è lo studio Confesercenti Ref, secondo cui l'introduzione della cosiddetta Fornero (in vigore dal 2012) ha portato ad un rapido aumento dei lavoratori compresi tra i 55 e i 65 anni: rispetto al 2010 oggi ce ne sono quasi un milione in più. Simulazioni per il quadriennio 2011-2014 effettuate «al netto della riforma», ovvero partendo dalle tendenze osservate fino al 2010, evidenziano come senza la riforma Fornero si sarebbe osservato comunque un incremento non trascurabile del tasso di attività per la classe matura (55-64 anni), pari a 4 punti percentuali in un quadriennio. I dati effettivi, osservati ex-post e che includono quindi gli effetti della riforma - evidenzia lo studio, presentato in occasione dell'assemblea annuale di Confesercenti -, hanno evidenziato come invece il tasso di attività per questa classe di età si sia bruscamente innalzato di oltre 11 punti in quattro anni. In numeri assoluti, si tratta infatti di quasi un milione (919 mila) attivi in più rispetto al 2010 e 815 mila occupati nella classe 55-64.
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