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Aziende del Nord a caccia di mandorle siciliane

Selezionate sette imprese artigiane su 80 per realizzare 2.500 cucine di alta qualità. La domanda arriva dagli Stati Uniti. Entro giugno la scelta dei committenti.

PALERMO. Centro-Nord chiama Sicilia per un carico di due tonnellate di mandorle sgusciate per biscotti e cantucci. Per cominciare. Perché questa commessa, che darebbe lavoro ad aziende agricole e di conseguenza a lavoratori del settore nell' Isola, potrebbe essere moltiplicata per quindici, per un totale di trenta tonnellate.

È il primo segnale concreto dell'effetto positivo che la promozione del «marchio unico nazionale» portata avanti da Conflavoro potrebbe dare all'economia locale. «È un sistema anticontraffazione, che garantisce che i prodotti siano fatti solo in Italia, con materia prima italiana, una certificazione volontaria di conformità d' origine e tipicità italiana- spiega Giuseppe Pullara, vicepresidente di Conflavoro e agrigentino, intervenendo a Ditelo a Rgs -.Sono troppi gli alimenti spacciati per italiani e che poi contengono, per esempio, farine russe o americane, piuttosto che pistacchi iraniani. Se per ottenere la certificazione è necessario utilizzare prodotti italiani, le aziende saranno indotte a rivolgersi ad altre aziende italiane produttrici di quella determinata materia prima».

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