ROMA. Le retribuzioni contrattuali orarie aumentano ad aprile dello 0,2% rispetto al mese precedente e dell'1,2% nei confronti di aprile 2014.
Lo rileva l'Istat, precisando che la variazione è nulla per il pubblico impiego, a causa del blocco dei contratti della pubblica amministrazione, mentre per il settore privato c'è una crescita tendenziale dell'1,6%. Gli aumenti maggiori sono per i settori energia e petroli (3,0%), gomma, plastica e lavorazione minerali non metalliferi (2,8%) e metalmeccanico (2,7%).
Inoltre, ci vogliono in media oltre 4 anni di attesa del rinnovo per i lavoratori con il contratto scaduto, 49,1 mesi ad aprile, in deciso aumento rispetto al 2014 (28,3). Considerando solo il settore privato l'attesa è di 31,6 mesi. Con il recepimento degli accordi per il commercio e le agenzie recapiti espressi, sono in attesa di rinnovo 38 contratti (di cui 15 appartenenti alla pubblica amministrazione a causa del blocco della contrattazione) relativi a circa 5,4 milioni di dipendenti (di cui circa 2,9 nella p.a.).
La quota dei dipendenti in attesa di rinnovo è del 41,8% nel totale dell'economia e, restringendo l'analisi al solo settore privato, del 24,8%, in decisa diminuzione sia rispetto al mese precedente (44,4%) sia rispetto
ad aprile 2014 (50,3%).
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