Martedì 30 Aprile 2024

Automobili, vola il gruppo Fca: immatricolate 78.957 vetture ad aprile, il doppio del mercato europeo

TORINO. Il gruppo Fca ha immatricolato nel mese di aprile 78.957 vetture, il 13,4% in più dello stesso mese 2014, quasi il doppio della crescita del mercato (+6,9%). La quota è salita dal 6,2 al 6,5%. Nei quattro mesi le consegne sono state 306.722, il 12,1% in più dell'analogo periodo dell'anno scorso, con la quota che passa dal 6,1 al 6,3%.Per la quarta volta consecutiva, Fiat Chrysler Automobiles cresce in Europa più del mercato. Per il 28mo mese consecutivo il gruppo domina il segmento A, con Panda e 500 che insieme hanno ottenuto una quota del 29,2%. Lo sottolinea Fca. Prima nel suo segmento anche la 500L, con il 23,5% di quota nel quadrimestre, mentre 500X è tra le top five del suo segmento in Europa e prima in Italia. Continua l'exploit di Jeep, al 18mo mese consecutivo di crescita, in aumento in tutti i principali mercati con valori superiori alla media, grazie alla Renegade. Il mercato dell'auto in Europa e nei Paesi Efta (Islanda, Norvegia e Svizzera) è cresciuto nel mese di aprile del 6,9%: le immatricolazioni - secondo i dati dell'Acea, l'associazione delle case europee - sono state 1.209.530. Nei quattro mesi 2015 le consegne sono state 4.848.037, l'8,1% in più dell'analogo periodo 2014.  Per il mercato europeo - sottolinea l'Acea - è il ventesimo mese consecutivo di crescita. Tutti i principali mercati registrano un incremento delle consegne, in particolare l'Italia (+24.2%), con una crescita a doppia cifra, seguita da Germania (+6.3%), Regno Unito (+5.1%), Spagna (+3.2%) e Francia (+2.3%) . Nei 4 mesi le immatricolazioni sono cresciute in Spagna (+23.9%), Italia (+16.2%), Regno Unito (+6.4%), Germania (+6.4%) e Francia (+5.6%). Il risultato di aprile è "il migliore dal 2009" in Europa e questa volta è soprattutto l'Italia a spingere l'andatura grazie al +24,2% registrato in aprile, mentre gli altri 4 Paesi crescono, nel mese, meno della media europea. Lo sottolinea l'Unrae. "La crescita del mercato italiano - afferma il direttore generale Romano Valente - oltre che sostenuta dal noleggio a breve e lungo termine, è legata all'aumento degli acquisti da parte dei privati, grazie soprattutto al poderoso sostegno commerciale delle Case e delle Reti, che però non è finanziariamente sostenibile nel medio e lungo periodo. Di fatto, tutte le Case e le loro concessionarie si stanno sostituendo allo Stato nell'esigenza di ringiovanire il parco circolante. A questo ritmo di sostituzione, tuttavia, si impiegheranno molti anni per rinnovarlo significativamente. Occorre, invece - conclude Valente - che questo processo sia accelerato attraverso, ad esempio, il sostegno fiscale alle famiglie con la detraibilità di parte dei costi di acquisto e anche alle imprese con la revisione della fiscalità delle auto aziendali, considerando che una migliore rotazione delle stesse renderebbe disponibile un usato più fresco che sarebbe di aiuto al rinnovo del parco anziano".

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