ROMA. I bonus per ristrutturazioni edilizie e risparmio energetico «hanno funzionato, e bene». «Ora dobbiamo lavorare non per ridurre queste misure, ma per estenderle, per esempio all'edilizia residenziale pubblica e ad altri settori in cui abbiamo un grande bisogno di manutenzione straordinaria». A dirlo è il ministro delle Infrastrutture Graziano Delrio, che intervistato dal Sole 24 Ore sottolinea: «si può ragionare di modulazioni e spostamenti». «Puoi decidere che in un certo periodo dai più incentivi a un settore che a un altro. Per esempio, il bonus mobili puoi darlo non solo a chi acquista una casa, ma anche a chi l'affitta». L'ex sindaco di Reggio Emilia torna sul Fondo sviluppo-coesione: «abbiamo deciso di superare l'eccessivo frazionamento dei progetti». Il «vecchio sistema ha permesso di finanziare con il Fas spesa corrente come il debito sanitario e 20-22mila progetti delle regioni per ogni ciclo di programmazione». «Noi invece vogliamo 100-150 progetti-Paese da decidere anche con le Regioni in una cabina di regia che è coordinata con i fondi europei». «Siamo d'accordo - continua Delrio - che nella cabina di regia io avrò il coordinamento sulle decisioni dei 100-150 progetti-Paese di tipo infrastrutturale mentre il coordinamento complessivo fra questi fondi e quelli europei va fatto a Palazzo Chigi». L'ipotesi di portare a Porta Pia le unità di missione su edilizia scolastica e dissesto idrogeologico? «Le coordineremo da qua». Delrio riflette anche sulla riforma appalti: «siamo in contatto stretto con il relatore. Il testo rappresenta un grande salto di qualità». Il rafforzamento dei poteri dell'Anac? «Bisogna dare a Cantone i poteri che gli consentano di svolgere al meglio il lavoro che già è previsto faccia per legge».