PALERMO. Dopo il caso Cluster BioMediterraneo, a dirsi delusi sono anche i ristoratori siciliani, che, inviando una lettera al presidente della Regione Rosario Crocetta, hanno spiegato le motivazioni che li hanno indotti a non andare all'Expo. A parlare è Le Soste di Ulisse, un'associazione che raggruppa circa cinquanta associati tra i quali alcuni dei migliori ristoranti e alberghi della Sicilia e per questo riconosciuto come un circuito di eccellenza. Il presidente dell'associazione, il taorminese Enrico Briguglio, ha scritto una lettera aperta nella quale spiega il perchè della «profonda delusione» degli aderenti. Le critiche dei ristoratori sono indirizzate soprattutto al responsabile del Cluster Bio-Mediterraneo, Dario Cartabellotta. "I numerosi ritardi, l’indeterminatezza degli obiettivi e delle modalità per raggiungerli" sarebbero gli elementi negativi che, secondo il presidente dell'associazione Le Soste di Ulisse, metterebbero a rischio la partecipazione dei ristoratori all'Expo. "Nonostante le numerose promesse e rassicurazioni - si legge nella lettera -, come in occasione della presenza a Milano di una delegazione dell’Associazione, a nostro carico economico, per la presentazione del Cluster. In questa circostanza, ancora una volta, in modo inequivocabile, era stato chiesto all’Associazione di esser presente nel Cluster". "Partecipazione, teniamo a sottolineare, che sarebbe stata a titolo assolutamente gratuito proprio per la forte spinta che avevamo nel rappresentare, al meglio, la nostra terra e ciò che ne rappresenta il fiore all’occhiello, ossia il comparto enogastronomico". E poi si punta il dito direttamente verso Cartabellotta: "Tutto - si legge -, per responsabilità esclusivamente della Regione, è precipitato. Nell’ultimo incontro a Palermo con il dott. Cartabellotta, è stato modificato e in parte stravolto, in modo unilaterale, lasciando pochi margini di ‘contrattazione’ alle Soste di Ulisse, in ordine alle modalità di partecipazione ad Expo". "Oggi ci dichiariamo, in modo corale, amareggiati e delusi - concludono i ristoratori -. Amareggiati perché non abbiamo ancora ottenuto risposte nel merito della proposta; delusi perché ancora una volta è di grande attualità la locuzione latina ‘nemo propheta in patria’ ". A scoraggiare la partecipazione dei ristoratori siciliani a Milano, sono stati anche i costi da sostenere, ai quali la Regione non avrebbe dato alcun contributo: "Nell’ultimo incontro da parte della Regione è stato alzato il tiro, addebitando all’Associazione, anche i costi di ogni catering che verrà inevitabilmente organizzato, ovvero i costi per il trasporto di semilavorati, necessari a causa delle ridottissime dimensioni e dei tempi stretti in cu le cucine sarebbero state a nostra disposizione. Insomma, l’Associazione dovrebbe garantire ai propri associati che saranno all’Expo, il viaggio, il vitto nei giorni dell’esposizione, ed anche le spese per i catering. Siamo professionisti e la nostra storia, in ciascuna realtà personale in cui operiamo e nella totalità degli interventi compiuti a livello associativo, è una dimostrazione tangibile del valore che Soste di Ulisse oggi rappresenta".