Lunedì 25 Novembre 2024

Apple record grazie all'iPhone, volano utili e ricavi da 200 miliardi

NEW YORK. Apple record con l'iPhone. Cupertino fa il pieno di utili e, ammettendo di «generare più cash del necessario», rivede al rialzo a 200 miliardi di dollari il programma di ritorno di capitale. I conti oltre le attese spingono i titoli Apple che, nelle contrattazioni after hour, toccando un nuovo massimo storico a 134 dollari per azione. I numeri di Apple mostrano come i problemi che affliggono il resto del mercato degli smartphone non intaccano Cupertino. le vendite di iPhone sono record: 61,17 milioni di unità vendute, il 40% in più rispetto all'anno scorso e ben oltre le attese degli analisti. E procedono a gonfie vele soprattutto in Cina, dove per la prima volta - riporta l'agenzia Bloomberg - superano quelle realizzate negli Stati Uniti. Bene anche le vendite di Mac e quelle realizzate sull'App Store, che raggiungono nuovi record. Sotto le attese l'iPad ma l'amministratore delegato di Apple, Tim Cook, ribadisce la sua fiducia nel tablet. Il boom dell'iPhone spinge i conti. L'utile netto balza del 33% a 13,57 miliardi di dollari contro i 10,22 miliardi di dollari dello stesso periodo dello scorso anno, con un utile per azione che vola a 2,33 dollari dagli 1,66 precedenti. I ricavi salgono del 27% a 58,01 miliardi di dollari dai 45,65 miliardi di dollari del secondo trimestre del 2014. Per il terzo trimestre dell'esercizio fiscale, Apple stima ricavi fra i 46 e i 48 miliardi di dollari, in linea con le attese degli analisti. «Siamo contenti della forza dell'iPhone, del Mac e dell'App Store, che hanno trainato» i conti trimestrali: «Stiamo assistendo al più gran numero di sempre di persone che passano all'iPhone» afferma Cook. E l'attesa è tutta per l'Apple Watch, la cui domanda «supera l'offerta». Cook - nel corso della conference call - mette in evidenza come Apple negli ultimi sei trimestri abbia realizzato 27 acquisizioni.  Forte di conti record, Apple ha aumentato il dividendo dell'11% e rivisto al rialzo il proprio piano di buyback a 140 miliardi di dollari, impegnandosi così a restituire agli azionisti 200 miliardi di dollari entro il marzo del 2017.

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