
PALERMO. Sono stati approvati questa mattina i bandi a favore delle imprese ittico conserviere e dell'acquacoltura. Con un contributo pubblico a fondo perduto, pari a un massimo di 250 mila euro a progetto, sarà data la possibilità alle imprese di completare alcune attività progettuali come l'acquisto di attrezzature e macchinari per l'ammodernamento e l'innovazione degli impianti di produzione e trasformazione del pescato siciliano.
I bandi saranno pubblicati sulla Gazzetta ufficiale della Regione siciliana giovedì 30 aprile , avranno scadenza il 30 maggio e saranno reperibili anche sul sito del dipartimento regionale della Pesca Mediterranea alla voce Fep, Fondo europeo per la pesca. «La messa a bando di queste somme rientra tra le attività che il dipartimento sta ponendo in essere per il rilancio del settore - afferma Dario Cartabellotta, dirigente generale del dipartimento - a partire dall'istituzione degli uffici periferici dislocati nelle più importanti marinerie siciliane, vogliamo raccogliere i bisogni del comparto al fine di utilizzare il Programma operativo Feamp 2014-2020 come vero strumento di rilancio della piccola pesca costiera artigianale, dei cogepa e dei Gruppi di azione costiera (Gac)».
1 Commento
angelo
15/05/2015 17:06
Rilancio del settore, continua a chiamarsi così dopo il settimo programma quadro dell'Europa in tema di pesca. Dopo 15 anni di contributi a favore dello sviluppo di porti, dell'ammodernamento delle imbarcazioni, delle formazione del personale, della ricerca scientifica, dello sviluppo delle attività di acquacoltura. In Sicilia non esiste nessun impianto di acquacoltura di caricatura medio alta, non esiste attualmente nessuno impianto di ingrasso del tonno rosso selvatico, non esistono mercati centralizzati per la vendita del pescato in maniera tracciabile e qualitativamentè garantita. Solo un mese di tempo dalla apertura alla chiusura del bando. Continuano a regalare altri 250000mila euro a qualche falso imprenditore ittico .