ROMA. «È chiaro che sugli scioperi servono regole più stringenti». Così il ministro delle Infrastrutture Graziano Delrio, che in un'intervista al Corriere della Sera annuncia un giro di vite sul trasporto locale e chiede ai sindacati una tregua in vista «di due eventi che porteranno l'immagine dell'Italia nel mondo, come l'Expo e il Giubileo. Non possiamo lasciare a piedi i visitatori e i cittadini più deboli». La riforma sul trasporto locale prevede che il controllo dei biglietti sul bus può essere affidato anche a vigilantes privati, «perchè sono ancora troppi quelli che il biglietto non lo pagano. Quando va bene, in Italia, l'incasso dei biglietti copre il 30% dei costi aziendali. La media europea è il doppio», spiega Delrio. Per incentivarne il pagamento, «la nostra idea è consentire di scaricare dalle tasse, in tutto o in parte vedremo, il costo dell'abbonamento ai mezzi pubblici». «Il problema non è il prezzo del biglietto ma l'efficienza delle imprese. Oggi nel settore abbiamo troppe imprese, e con bacini di utenza troppo piccoli. In tutto ce ne sono più di 150. Il nostro obiettivo è arrivare a 40/50, favorendo le fusioni con incentivi fiscali alle imprese che si uniscono», afferma Delrio. «Ad esempio con un taglio dell'Irap, oppure consentendo ai Comuni che dismettono le loro quote per favorire una fusione, di usare l'incasso al di fuori del patto di stabilità». Nell'intervista il ministro parla anche di grandi opere: «Lo Stato non sarà più il bancomat delle imprese che vogliono guadagnare con le varianti in corso d'opera», assicura. «Rottameremo il principio del massimo ribasso».