Lunedì 23 Dicembre 2024

Dagli agriturismo ai wine bar, in Italia c'è eccesso di ristorazione

ROMA. Dalla trattoria ai wine bar, dagli home restaurant agli agriturismo. «Oggi c'è un eccesso di offerta nel settore della somministrazione del cibo: l'Italia ha una densità imprenditoriale, secondo una elaborazione Fipe su dati Eurostat, che supera del 40% la media europea. Nella Ue a 28 Paesi ci superano, in termini di densità di pubblici esercizi, solo Portogallo, Grecia e Spagna». A dirlo è Lino Stoppani, presidente Fipe nazionale in occasione di una tavola rotonda promossa nei giorni scorsi da 'Italia a tavolà a Firenze, con la partecipazione del ministro delle Politiche agricole Maurizio Martina, Fipe-Confcommercio, Coldiretti, e per gli chef, Massimo Bottura. Da Nord a Sud sono oltre 257mila le imprese della ristorazione, secondo una elaborazione Fipe su dati Istat del censimento 2011, con circa 130mila bar, gelaterie e pasticcerie, oltre 125mila ristoranti, più di 1500 imprese attive nella ristorazione collettiva per un totale di oltre 750 mila addetti. «Negli ultimi 5 anni hanno chiuso i battenti circa 50mila imprese di settore» ha detto Stoppani, sottolineando che «c'è molta improvvisazione, in un lavoro che invece richiederebbe requisiti di etica e capacità imprenditoriale». «Tanti in cucina, ma con regole diverse» ha sottolineato Alberto Lupini, direttore di «Italia a tavola» e promotore del convegno: «l'attuale sistema - per Lupini - sembra fatto apposta per tener divisi gli operatori; urge una riforma del comparto produttivo».

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