ROMA. Il gettito derivante dall'attività di accertamento e controllo registra nei primi due mesi del 2015 un aumento del 32,6% (+727 milioni di euro), rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Lo comunica il Ministero dell'Economia in una nota. Nel primo bimestre 2015 le entrate tributarie erariali, accertate in base al criterio della competenza giuridica, ammontano a 61.023 milioni di euro, registrando una lieve riduzione rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente (-0,8%, pari a -484 milioni). Il Mef aggiunge che il gettito Iva risulta in calo del 5,6% (-705 milioni). I primi mesi dell'anno, specifica il Ministero dell'Economia, "non sono particolarmente significativi per l'andamento delle entrate tributarie, sia in termini di ammontare, sia in termini tendenziali, considerata l'assenza di particolari scadenze o di versamenti di importo rilevante". In dettaglio, le imposte dirette registrano un gettito complessivamente pari a 37.196 milioni di euro, con una crescita dell'1,9% (+678 milioni di euro), rispetto agli stessi mesi dello scorso anno. L'Irpef rimane sostanzialmente stabile (-0,1% pari a -36 milioni di euro) e riflette sia gli incrementi delle ritenute sui redditi dei dipendenti del settore privato (+2,3%) e dei lavoratori autonomi (+0,6%), sia le flessioni delle ritenute sui redditi dei dipendenti del settore pubblico (-2,6%) e dei versamenti in autoliquidazione (-1,6%). Tra le altre imposte dirette, l'imposta sostitutiva sui redditi da capitale e sulle plusvalenze aumenta del 61,7% (pari a +500 milioni di euro), mentre quella sostitutiva sul valore dell'attivo dei fondi pensione cresce del 93% (pari a +530 milioni di euro), rispetto al primo bimestre dello scorso anno. Le imposte indirette registrano invece un gettito pari a 23.827 milioni di euro con un decremento del 4,7% (-1.162 milioni di euro), rispetto agli stessi mesi dello scorso anno. Il gettito Iva risulta in calo del 5,6% (-705 milioni di euro) per effetto della flessione di entrambe le componenti relative agli scambi interni (-5% pari a -519 milioni di euro) e alle importazioni (-8,8% pari a -187milioni di euro). L'imposta di bollo segnala una variazione positiva del 16% (+111 milioni di euro). Tra le altre imposte indirette si osserva il decremento del gettito dell'accisa sui prodotti energetici (oli minerali) del 9,3% (-315 milioni di euro) e dell'accisa sul gas naturale per combustione (gas metano) pari a -7,,8% (-50 milioni). Le entrate relative ai giochi presentano infine, nel complesso, un calo dello 0,8% (-15 milioni di euro).