Lunedì 23 Dicembre 2024

Confesercenti, cresce la fiducia degli italiani ma non i consumi

ROMA. Cresce l'ottimismo degli italiani: secondo il 44% dei nostri connazionali si sta per aprire una stagione migliore per l'economia, il lavoro ed i consumi. Una quota per la prima volta maggiore degli scettici, che sono il 40%, mentre un 16% è ancora incerto. È quanto emerge dal consueto sondaggio sui consumi e le vacanze condotto da Confesercenti in collaborazione con SWG in occasione del periodo pasquale. L'aumento di fiducia rilevato dal sondaggio, però, non si è ancora trasmesso ai consumi: due italiani su tre - il 67% - lasceranno la spesa invariata, mentre solo il 14% dei rispondenti ha segnalato l'intenzione di aumentarla. Ma la crisi non è ancora alle spalle, come segnala la percentuale purtroppo ancora elevata (il 18%) di rispondenti che dichiarano di essere intenzionati a ridurre la spesa anche quest'anno. Anche sul fronte dei viaggi si rileva ancora poco movimento: per Pasqua andrà in vacanza un italiano su quattro (il 25%), pari a 12,6 milioni di persone, contro il 30% registrato lo scorso anno. Cresce, però, il numero di viaggiatori che hanno scelto una meta in Italia: quest'anno il nostro Paese è la destinazione dichiarata dall'88% di chi farà un viaggio nel periodo pasquale. Solo il 12% sceglierà di compiere un viaggio all'estero. Fra le mete preferite tra chi ha optato per una vacanza fuori dall'Italia - secondo i dati delle agenzie di viaggio Assoviaggi-Confesercenti - ci sono soprattutto destinazioni a lungo raggio: Cuba, Caraibi, Thailandia, ma anche Mauritius e Zanzibar. In Europa, invece, emergono con forza le località insulari come le Canarie ed Ischia, che stanno sostituendo altre destinazioni del mediterraneo considerate a rischio in questo periodo. Sempre gettonate le grandi città europee: Barcellona in testa, poi Parigi e Londra. Il numero di viaggiatori subisce dunque un piccolo calo, ma la spesa cresce: il 60% degli intervistati prevede di spendere oltre 250 euro per la sua vacanze di quest'anno, contro il 54% registrato nel 2013. L'alloggio preferito rimane di gran lunga l'albergo, che totalizza il 28% delle preferenze. Seguono Bed and Breakfast, scelto dal 16% dei vacanzieri, e la casa vacanza (15%).

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