Giovedì 19 Dicembre 2024

Immatricolazioni auto, a febbraio Fca fa meglio del mercato in Europa

TORINO. Fiat Chrysler Automobiles a febbraio fa meglio del mercato con oltre 66.000 consegne, l'11,2% in più dello stesso mese 2014. La quota è del 6,9%, in aumento sia rispetto a un anno fa (6,6%) sia rispetto a gennaio (6,2%). Nei due mesi le immatricolazioni sono poco meno di 130.000 (+8,6%) e la quota sale dal 6,4 al 6,5%. Fiat Chrysler Automobiles ha aumentato in modo significativo le vendite in tutti i principali Paesi europei. Oltre alla crescita in Italia (+13,4%), Fca ha ottenuto risultati migliori a quelli della media dei mercati in Germania (+9,6%), in Francia (+8,9%) e in Spagna (+40,9% in un mercato cresciuto del 26,1%). Bene anche nel Regno Unito (+10,8%). Sono state quasi 49 mila le immatricolazioni in Europa del marchio Fiat a febbraio, con un aumento del 5,1% in confronto allo stesso mese del 2014. La quota è stata del 5,1%. Il brand Fiat è cresciuto in Italia (+5,4%), in Germania (+3,1%), nel Regno Unito (+7,9%) e ha fatto meglio dei rispettivi mercati in Francia (+7,4%) e in Spagna (+26,3%). Nel primo bimestre 2015, Fiat ha immatricolato 96 mila auto, il 4,4% in più dello stesso periodo del 2014, con una quota del 4,8%.  Lancia/Chrysler in febbraio ha immatricolato quasi 6 mila vetture, il 5,6% in più rispetto all?anno scorso, per una quota stabile allo 0,6%. Nel primo bimestre sono state 11.500 le Lancia immatricolate, per una quota dello 0,6%. Positivo il risultato ottenuto in Italia dove ? in un mercato cresciuto del 13,2% ? il marchio ha aumentato le vendite rispetto a febbraio 2014 del 18,2%. La Ypsilon, che sta festeggiando in questi giorni il suo 30/o anniversario con una serie speciale recentemente presentata alla stampa, ha chiuso febbraio con un aumento delle immatricolazioni del 16,2% rispetto all?anno scorso. Nel primo bimestre in Italia è stata la più venduta del suo segmento. In febbraio le immatricolazioni di Alfa Romeo sono state quasi 4.700 (l?1,4% in più rispetto all?anno scorso) per una quota stabile allo 0,5%, nei due mesi 8.700 per una quota dello 0,4%. Il marchio è cresciuto in Spagna (+13,2%) e soprattutto in Italia, dove a febbraio le vendite sono aumentate del 18,9%. Mese molto positivo per Giulietta, che ha aumentato le registrazioni del 21,8% in confronto a febbraio 2014, con una crescita superiore a quella del mercato. Nel primo bimestre dell?anno sono state più di 12.200 le Jeep immatricolate, il 173,8% in più rispetto al 2014, per una quota dello 0,6%, in crescita di 0,4 punti percentuali. Jeep è cresciuta praticamente in tutta Europa. Citando solo i mercati principali ha aumentato le vendite in Italia (+290,6%), in Germania (+92,3%), in Francia (+652,7%), nel Regno Unito (+164,9%) e in Spagna (+601,9%).A trainare verso l?alto i risultati del marchio sono state le quasi 4 mila immatricolazioni della Renegade, ormai stabilmente tra le top ten del suo segmento. A febbraio i marchi di lusso e sportivi Ferrari e Maserati hanno immatricolato complessivamente 449 vetture. Panda e 500 - spiega la società in una nota - si sono confermate ancora una volta (ormai da più di due anni) ai primi posti del segmento A, la 500X è tra le top ten del suo segmento e tra le prime 5 in Italia. La 500L è in testa al suo segmento con una quota superiore al 25%. Jeep ha immatricolato 6.300 vetture, il 182,4% in più dell'anno scorso. Si tratta dell'aumento più alto di tutto il mercato europeo. Le immatricolazioni in Europa e nei Paesi Efta sono state a febbraio 958.145, il 7% in più dello stesso mese 2014. Nei due mesi sono state 1.986.792, con una crescita del 6,6%. I dati sono dell'Acea, l'associazione dei costruttori europei. - Tutti i principali mercati europei hanno registrato incrementi delle immatricolazioni a febbraio: la crescita è stata a doppia cifra per Spagna (+26,1%), Italia (+13,2%) e Regno Unito (+12%), seguite dalla Germania (+6,6%) e dalla Francia (+4,5%). Nei due mesi le consegne sono aumentate del 4,6% in Germania, del 5,3% in Francia, dell'8,3% nel Regno Unito, del 12,3% in Italia e del 26,7% in Spagna.

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