ROMA. Tra il 2008 e il 2014 gli occupati sono diminuiti in media annua di 811.000 persone ma con grandi differenze a livello territoriale: il Sud ha perso 576.000 posti di lavoro, pari al 70% del calo complessivo mentre il Nord ne ha persi 284.000. Il Centro ha guadagnato 48.000 occupati. Il Sud ha perso l'8,9% dei suoi occupati (-3,5% la media in Italia). L'occupazione complessiva in Italia in media annua è diminuita tra il 2008 e il 2014 del 3,5% (811.000 posti) ma se al Nord si è perso il 2,38% e al Centro si è registrato un piccolo incremento (+1%), il Mezzogiorno ha perso quasi l'8,9 degli occupati dell'area (da 6.432.000 a 5.856.000). Anche l'ultimo anno che in media in Italia ha registrato un aumento di 88.000 occupati ha visto arrancare il Meridione con 45.000 occupati in meno. Il tasso di occupazione nell'area è diminuito tra il 2008 e il 2014 dal 46% al 41,8% a fronte del tasso medio italiano passato dal 58,6% al 55,7% e quello del Nord passato dal 66,9% al 64,3%. Se nel Trentino il tasso di occupazione è rimasto pressochè stabile (passato dal 68,5% al 68,3%) in Campania è passato dal 42,4% al 39,2% (appena il 27,5% nel 2014 tra le donne).