PALERMO. I posti di saldatore ci sono, i candidati pure, ma non si riesce a trovare un’officina in cui svolgere la prova pratica che certifichi l'esperienza. Si blocca l'assunzione di 8-10 saldatori a Palermo, indispensabili per mandare avanti le commesse del Cantiere navale di Palermo, dando vita a uno dei paradossi più frequenti in un mercato del lavoro bloccato come quello siciliano.
A lanciare l'allarme attraverso i microfoni di Ditelo a Rgs è lo stesso titolare dell'azienda disposta ad assumere questo personale specializzato. Grazie al lavoro di raccolta di curricula e di colloqui fatto da Confartigianato Palermo, ci sono una quarantina di saldatori candidati a questi posti. Ma non basta dire di sapere fare il saldatore, bisogna dimostrarlo, anzi certificarlo. Nasce da qui la difficoltà di trovare personale adatto a svolgere saldature industriali in settori delicatissimi come la cantieristica navale.
La CM impianti srl cerca almeno 8 saldatori per lavorare all'interno dei cantieri navali alla nave da crociera Msc, ma non riesce a trovarli. «Abbiamo preso persone da fuori con 10-20 anni di lavoro alle spalle - spiega Maurizio Casco, titolare della CM -, perché i giovani non hanno esperienza sufficiente. Non basta sapere saldare, bisogna essere in grado di superare le prove, secondo le normative europee vigenti. Per entrare in cantiere occorre avere la certificazione Uni En Iso 9606/1. E ci servono anche tornitori, ma non riusciamo a trovare neanche questa figura professionale a Palermo. Ora, però, c'è un problema in più. Abbiamo trovato i candidati palermitani, grazie a Confartigianato, ma non sappiamo dove fare le prove pratiche per ottenere le qualifiche richieste dalla legge. All'interno dei cantieri non si possono fare. Locali idonei fuori non ne riusciamo a trovare. Insomma, non siamo in condizioni di valutarli».
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