Lunedì 23 Dicembre 2024

Mediaset punta alla tv di Stato: offerta per le torri Rai Way

MILANO. Ei Towers, la controllata di Mediaset che controlla le rete di trasmissione del Biscione, ha lanciato un'offerta pubblica di acquisto e scambio su Rai Way. L'offerta, che prevede una componente in denaro e una in azioni, valorizza la società delle torri di trasmissione della Rai 1,22 miliardi di euro, pari a circa 4,5 euro per azione. L'offerta di acquisto e scambio riconosce ai soci di Ei Towers una componente in contanti di 3,13 euro e 0,03 azioni ordinarie Ei Towers di nuova emissione. La parte cash corrisponde al 69% della valorizzazione di ogni titolo della società delle torri della Rai. La componente azionaria il restante 31%, spiega una nota emessa dopo il board di Ei Towers cha ha approvato all'unanimità l'operazione. IL pagamento della componente in contanti è integralmente garantito da un primario istituto di credito internazionale che concederà a Ei Towers il finanziamento per il pagamento. A sostegno dell'offerta di scambio Ei Towers ha convocato un'assemblea il 27 marzo per un aumento di capitale. L'opas partirà dopo quella data ed avrà una durata tra i 15 e i 40 giorni e dovrebbe concludersi comunque entro l'estate. Nello spiegare le ragioni dell'operazione Ei Towers parla della «creazione di un operatore unico delle torri broadcasting» per «porre rimedio all'attuale situazione di inefficiente moltiplicazione infrastrutturale dovuta alla presenza di due grandi operatori sul territorio nazionale». La società delle torri del gruppo Mediaset assicura in ogni caso che «continuerà a garantire l'accesso alle infrastrutture a tutti gli operatori televisivi» e «aprirà sempre più la propria infrastruttura, in prospettiva agli operatori di Tlc». Dati gli obiettivi di una piena integrazione industriale di Ei Towers con Rai Way, l'offerta - chiarisce la nota - ha l'obiettivo di revocare le azioni di quest'ultima dal listino di Piazza Affari (dove Rai Way è stata da poco quotata), o l'acquisto di una partecipazione che rappresenti almeno 66,67% del capitale sociale.

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