PALERMO. Grande afflusso nei pronto soccorso siciliani per l'influenza. Un afflusso che, dicono dagli ospedali, è in linea con la media stagionale degli altri anni. Ma c'è stato un aumento dei casi più gravi. Probabilmente a causa del crollo delle vaccinazioni, spiegano i medici. A Villa Sofia e al Cervello, a Palermo, si è registrata un'impennata di pazienti con complicanze broncopolmonari acute in pazienti cardiopatici, in pazienti cronici con bronchiti croniche e problemi respiratori. Stessa cosa al pronto soccorso pediatrico del Cervello. Dal Civico di Palermo poi spiegano che ci sono state carenze di posti letto, con pazienti spesso costretti ad aspettare sulle barelle. Punte anche di 120 pazienti in attesa in uno dei pronto soccorso più grandi della Sicilia, con un terzo dei pazienti ad aspettare, in media per 24 ore, di essere ricoverati in reparto. "Per fronteggiare meglio le epidemie influenzali, nelle strutture sanitarie siciliana servono più geriatri, internisti e pneumologi specializzati". Lo ha spiegato il segretario regionale della Federazione medici di famiglia, Luigi Galvano, intervenendo ieri a Ditelo a Rgs. "Quest'anno abbiamo registrato un crollo delle vaccinazioni. Si parla di circa il 40 per cento in meno - ha detto Galvano -. Se la metà dei pazienti a rischio non si vaccina, la situazione diventa davvero critica. Sono ottomila i morti in Italia per complicazioni dell'influenza ogni anno".