POMIGLIANO D'ARCO (NAPOLI). ''Tanto rumore per nulla: allo sciopero indetto dalla Fiom hanno aderito solo cinque lavoratori'': è quanto afferma Giovanni Sgambati, segretario generale della Uilm Campania, sostenendo che allo sciopero indetto dalle tute blu della Cgil per il primo dei tre sabati di straordinario nello stabilimento Fiat Chrysler di Pomigliano d'Arco, hanno aderito solo cinque operai, e tutti "appartenenti ai metalmeccanici della Cgil". "Eravamo convinti - ha aggiunto Sgambati - che i lavoratori avrebbero risposto positivamente alla richiesta di lavoro straordinario. Così come avevano fatto l'anno scorso, in occasione di altri sabati di produzione, e con tensioni molto più forti, quando gli operai non si erano lasciati intimidire. Questa è la dimostrazione che il Vico vuole continuare a fare auto di qualità e nei tempi previsti, come è stato consolidato negli ultimi due anni con il riconoscimento della medaglia oro nel Wcm. E' il miglior viatico per poter richiedere produzioni aggiuntive che possano permettere la saturazione dello stabilimento, con il rientro di tutti". ''La nostra iniziativa serviva soprattutto ad evidenziare che se a Pomigliano non ci impegniamo tutti, ci saranno sempre delle difficoltà per il rientro di chi è in solidarietà". Lo ha detto il responsabile del settore automotive per la Fiom di Napoli, Francesco Percuoco, commentando le mancate adesioni allo sciopero proclamato per oggi, in occasione del primo dei tre sabato di straordinario, nello stabilimento Fiat Chrysler di Pomigliano d'Arco. Sciopero al quale, secondo la Uilm, hanno aderito soltanto cinque lavoratori, e tutti iscritti alla Fiom. "Noi volevamo evidenziare - ha spiegato Percuoco - che a Pomigliano, dove gli altri avevano detto sarebbero rientrati tutti entro il 2013, ci sono, ad oggi, ancora circa duemila lavoratori fuori dal ciclo produttivo. Se non ci impegniamo tutti insieme per portare una nuova produzione, é evidente che le difficoltà permarranno".